3 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Danimarca, calano i contagi ma si teme la variante inglese: “È la quiete prima della tempesta”

Camilla Holten Møller, scienziata dello Statens Serum Institute – istituto che sta studiando le varianti Covid in Danimarca – non usa mezzi termini: “Secondo i nostri modelli questa è la quiete prima della tempesta”. I contagi di coronavirus, infatti, sono in diminuzione, ma aumentano quelli di variante inglese.
A cura di Davide Falcioni
3 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Con poco più di 400 casi registrati nelle ultime 24 ore e dieci morti l'epidemia di coronavirus in Danimarca sembrerebbe essere pienamente sotto controllo: le infezioni quotidiane infatti sono tornate a livelli accettabili dopo l'ondata del mese di dicembre e il picco di contagi registrato nel periodo natalizio, quando i casi diagnosticati ogni giorno erano dieci volte quelli attuali. Eppure anche se tutto lascerebbe credere che l'incubo sia ormai alle spalle le autorità sanitarie sono in allarme. Camilla Holten Møller, scienziata dello Statens Serum Institute, non usa mezzi termini: "Secondo i nostri modelli questa è la quiete prima della tempesta".

La studiosa, che coordina un team di epidemiologi che sta osservando la pandemia, rivela infatti che sono in realtà due le curve da tenere sotto stretta osservazione: la prima, in contrazione, riguarda i pazienti affetti dalle vecchie varianti di  SARS-CoV-2 mentre un'altra, molto più piccola ma in crescita, è quella dei positivi alla variante B.1.1.7, la cosiddetta "variante inglese". Secondo Camilla Holten Møller questo ceppo diventerà dominante entro la fine di febbraio e causerà un nuovo aumento del numero di casi. Una dinamica simile, secondo la scienziata, starebbe avvenendo in molti altri paesi senza che ce se ne stia rendendo conto: la Danimarca è infatti il paese che ha investito più risorse nella ricerca delle nuove varianti di Covid-19.

Kristian Andersen, un ricercatore di malattie infettive presso Scripps Research, istituto che sta fornendo consulenza scientifica al governo danese, ha dichiarato: "In questo momento gli occhi di tutti sono puntati sulla Danimarca e sulla nostra capacità di studiare la variante B.1.1.7". Secondo Andersen i dati non sono affatto rassicuranti: nella migliore delle ipotesi infatti il cappo inglese si diffonda 1,55 volte più velocemente di quelli precedenti. Per questo, per evitare che sfugga al controllo, il paese dovrebbe rimanere in lockdown fino a quando gran parte della popolazione non sarà stata vaccinata. Questa prospettiva avrebbe però conseguenze drammatiche sull'economia, quindi alcuni epidemiologi hanno consigliato al governo un'alternativa: riaprire una volta che le persone più vulnerabili saranno state vaccinate, anche se ciò significherà allentare le restrizioni e causare un nuovo grande aumento di casi.

3 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views