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Credevano fosse morta: donna trovata ancora viva in un sacco per cadaveri in un ospizio

È accaduto al Glen Oaks Alzheimer’s Special Care Center di Urbandale, negli Stati Uniti: la donna è stata chiusa in un sacco per cadaveri nonostante fosse stata ancora viva.
A cura di Davide Falcioni
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Orrore negli Stati Uniti, dove una casa di riposo dello stato dell'Iowa è stata multata di 10mila dollari per aver inserito il corpo di una donna in un sacco nero per cadaveri credendo fosse deceduta: la 66enne, invece, era ancora viva. Ad accorgersi che respirava è stato un dipendente di un'agenzia di pompe funebri che doveva preparare il funerale.

Stando a quanto riferiscono i media americani un'infermiera Glen Oaks Alzheimer's Special Care Center di Urbandale lo scorso tre gennaio ha visitato una donna di 66 anni e, dal momento che non sembrava dare segni di vita, ne ha decretato il decesso. Un rapporto dell'ospizio, infatti, recita che la paziente "aveva la bocca spalancata, i suoi occhi fissavano il vuoto e non si avvertiva il respiro. Anche il polso sembrava assente". L'infermiera, senza approfondire ulteriormente, aveva quindi stabilito che la 66enne era morta e avvertito una società di pompe funebri.

Un'ora e 40 minuti dopo un dipendente della ditta di onoranze funebri si è recato all'ospizio, ha raggiunto la camerata in cui si trovava la donna e ha deposto il suo corpo in un sacco nero per cadaveri, chiudendo anche la cerniera. Qualche ora dopo sono stati i suoi colleghi a dare l'allarme: mentre si accingevano a inserire il corpo in una bara hanno notato che la donna respirava regolarmente. Sempre il rapporto del Glen Oaks Alzheimer's Special Care Center riferisce che la 66enne "ansimava faticosamente alla ricerca di aria". Naturalmente sono stati immediatamente allertati i servizi di emergenza e la donna è stata ricoverata. La casa di riposo, invece, è stata denunciata.

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