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Covid 19

Covid in Cina, lockdown a Guangzhou dopo aumento dei contagi: proteste e scontri con la polizia

Proteste nella città cinese di Guangzhou dove interi quartieri sono da giorni in lockdown a causa di focolai Covid: nelle immagini diffuse in rete si vedono i cittadini scontrarsi con la polizia e abbattere le barriere anti contagio.
A cura di Ida Artiaco
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Alta tensione in Cina dove continuano a crescere i contagi Covid. L'ultima città ad andare in lockdown è stata la metropoli meridionale di Guangzhou (nota anche col nome di Canton), dove vivono ben 19 milioni di persone e dove l'annuncio del blocco delle attività ha dato vita ad una serie di proteste che sono sfociate anche in scontri aperti contro la polizia.

Ne sono una testimonianza i video circolati in rete e condivisi anche da Stephen McDonell, corrisponde da Pechino per la BBC. Alcuni filmati mostrano cittadini ribaltare un veicolo della polizia e abbattere le barriere di controllo anti Covid.

In altri si vede il caos per le strade del quartiere Haizhu, tra i più poveri della città e in lockdown dal 5 novembre scorso dopo la scoperta di un cluster di contagi, con i manifestanti che protestano contro gli operatori in tuta hazmat e rovesciano le barricate posizionate per limitare la libertà di movimento tra le diverse zone. Molti di loro lamentano il fatto che, non potendo andare a lavorare a causa del blocco, non possono fronteggiare la carenza di cibo e i prezzi ormai alle stelle.

Tra gli ultimi focolai in Cina, Guangzhou è quello che ha registrato il maggior numero di casi, con nuove infezioni giornaliere di Covid-19 che hanno superato per la prima volta le 5.000 unità, alimentando il timore di nuovi lockdown secondo la politica "zero-Covid" portata avanti da Pechino sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria. I distretti che sono isolati restano in attesa di una riduzione della curva dei contagi che non è ancora arrivata.

Intanto, in tutto il Paese il numero dei contagi continua ad aumentare: il ministero della Salute cinese ha riportato ieri oltre 17.000 nuovi positivi al Coronavirus, i peggiori dati da aprile. Il Governo, però, difende regolarmente la sua politica di tolleranza zero a tutti i livelli, anche al recente congresso che ha permesso la rielezione dell'attuale presidente, Xi Jinping, ad un terzo mandato alla guida del colosso asiatico.

Tra le altre città che risentono delle restrizioni per evitare la diffusione del virus, c'è anche Shijiazhuang, capoluogo dello Hebei, la provincia che circonda Pechino, che è soggetta a una serie di provvedimenti duri per l'aumento dei contagi. Nei giorni scorsi, invece, la rabbia contro il lockdown era esplosa a Lhasa, dopo ottanta giorni di restrizioni a cui era stato sottoposto il capoluogo del Tibet.

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