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Corsica, morto l’indipendentista Yvan Colonna, tensione sull’isola: “Stato francese assassino”

Tanti gli striscioni con slogan contro lo “Statu francese assassinu” ma fortunatamente senza scontri dopo la notizia della morte dell’indipendentista Yvan Colonna.
A cura di Antonio Palma
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Il leader indipendentista corso Yvan Colonna è morto. L’uomo, colpito mentre era in carcere il 2 marzo scorso, è deceduto nelle scorse ore per le gravi ferite riportate nell’aggressione subita nel penitenziario di Arles. La conferma è arrivata dai familiari attraverso il loro legale. Yvan Colonna era in coma all’ospedale di Marsiglia dopo che un altro detenuto, un jihadista, aveva tentato di strangolarlo, secondo il resoconto delle autorità francesi. L’aggressione ai suoi danni aveva dato vita a una serie di manifestazioni di piazza in tutta la Corsica sfociate in scontri con la polizia e addirittura un assalto con conseguente irruzione al palazzo di giustizia di Ajaccio. La sua morte ora rischia di gettare nuova benzina sul fuoco delle proteste in Corsica che infatti non si sono fatte attendere.

Dopo aver confermato la morte di Yvan Colonna, gli avvocati della sua famiglia hanno chiesto rispetto per il lutto dei parenti: "È tempo del lutto, in un secondo tempo accerteremo le responsabilità che appaiono ovvie e dovranno essere assunte dagli interessati. Tra pochi giorni riprenderemo le azioni legali che abbiamo avviato". A seguito della notizia, su tutta l’Isola ieri sera manifestazioni di protesta si sono susseguite in tutte le principali città anche se fortunatamente senza violenze. “Yvan Colonna, patriota corso, vive per l’eternità. Noi saremo sempre al tuo fianco”, ha twittato in lingua corsa il partito Femu a Corsica di Gilles Simeoni, il presidente autonomista del Consiglio esecutivo dell’isola. "Yvan Colonna Morto per la Corsica", ha scritto invece Core in fronte, il principale partito indipendentista accompagnando il messaggio con una foto in bianco e nero dell'attivista con la scritta "A te l'abbraccio di questa terra".

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Raduni spontanei in ricordo di Yvan Colonna si sono formati in molte città, diversi manifestanti si son radunati anche davanti al palazzo di giustizia di Bastia assaltato nei giorni scorsi, dove è stato acceso un fuoco. Ad Ajaccio si sono radunati gruppi di persone davanti alla cattedrale. Tanti gli striscioni con slogan contro lo “Statu francese assassinu" ma fortunatamente senza scontri. Per gli indipendentisti l’aggressore Franck Elong Abé, che scontava una pena a 9 anni di carcere e Ha giustificato il suo atto con il fatto che Colonna avrebbe bestemmiato e "parlato male del Profeta", avrebbe avuto tutto il tempo di aggredire la vittima nonostante le telecamere  piazzate nella cella di massima sicurezza senza che nessuno intervenisse.

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