311 CONDIVISIONI

Corea del Sud, migliaia di persone filmate di nascosto nelle loro stanze d’albergo

La polizia ha scoperto che nelle camere di dieci hotel della Corea del Sud c’erano telecamere nascoste installate nei televisori, nelle prese elettriche e negli asciugacapelli. I video realizzati all’insaputa del cliente venivano poi trasmessi dal vivo su un sito a pagamento che aveva oltre quattromila membri.
A cura di Susanna Picone
311 CONDIVISIONI
Immagine

Circa 1600 persone sono state filmate di nascosto nelle loro stanze d’albergo in Corea del Sud. Come riportato dalla Cnn, la polizia ha scoperto che in dieci piccoli hotel di trenta diverse città del Paese erano state installate delle telecamere nascoste in diversi punti, nei televisori ad esempio, ma anche nelle prese elettriche e negli asciugacapelli a muro dei bagni. In tutto sono state trovate 42 stanze “controllate”. I video ottenuti grazie a queste telecamere nascoste sarebbero stati trasmessi dal vivo su un sito a pagamento che aveva oltre quattromila membri. La polizia della Corea del Sud ha arrestato due uomini in relazione all’indagine mentre altre due persone risultano indagate. Il sospetto è che i proprietari degli hotel non c’entrino nulla con questo caso. “In passato c’è stato un caso simile di telecamere installate illegalmente negli hotel – è quanto ha fatto sapere la polizia – ma questa è la prima volta che riusciamo a scoprire dove venivano trasmessi i video su internet”. Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, dei quattromila iscritti al sito 97 pagavano circa 45 dollari al mese per avere accesso ad alcune funzioni esclusive, come ad esempio la possibilità di rivedere le registrazioni dei filmati.

In Corea del Sud l’uso di filmare le persone senza il loro consenso è piuttosto diffuso – C’è da dire che non è la prima volta che in Corea del Sud si registrano situazioni simili: le telecamere nascoste e l’uso di filmare le persone senza il loro consenso è infatti piuttosto diffuso. Nel 2017, ad esempio, sono stati segnalati alla polizia più di 6400 casi di filmati non consensuali; nel 2012 erano stati 2400. Nel 2018 migliaia di donne sono scese nelle strade di Seoul e in altre città del Paese per protestare contro tale pratica al grido di “My Life Is Not Your Porn”, ovvero “La mia vita non è il tuo porno”. Il governo ha risposto creando una squadra speciale composta da ispettori donne, incaricate di controllare gli oltre 20000 bagni pubblici di Seoul alla ricerca di telecamere. Un provvedimento che per molti però non è sufficiente a risolvere il grave problema.

311 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views