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Corea del Nord, Trump minaccia: “Smantelleremo il loro nucleare”. Pyongyang: “Sarà punito”

Botta e risposta tra il presidente a stelle e strisce, che rimarrà in Giappone fino all’inizio della prossima settimana, e il dittatore di Kim Jong-un, che, attraverso l’organo di stampa del Partito dei Lavoratori, ha fatto sapere che per gli Usa ci sarà “una punizione spietata per gli stupidi commenti” dell’ex tycoon.
A cura di Ida Artiaco
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Continua a salire la tensione tra Corea del Nord e Stati Uniti. Nelle scorse ore si è registrato un vero e proprio botta e risposta tra il presidente a stelle e strisce Donald Trump e il dittatore Kim Jong-un. Durante un discorso alle truppe militari della base aerea di Yokota, a ovest di Tokyo, dove l'ex tycoon newyorkese si fermerà fino all'inizio della prossima settimana, l'inquilino della Casa Bianca si è rivolto esplicitamente a Pyongyang: "Nessun dittatore deve sottovalutare la determinazione e la risolutezza degli Stati Uniti", ha detto, ribadendo la "ferma volontà americana di bloccare e smantellare il programma nucleare. Siamo in grado di controllare lo spazio aereo e quello terrestre. Chiuderemo presto questa situazione. Negli scorsi venticinque anni, l'approccio alle minacce nordcoreane è stato di troppa debolezza, ma ora cambierà tutto".

Trump ha così sottolineato come "nessun Paese può rivaleggiare con le capacità militari americane", aggiungendo che "le nostre truppe non vacilleranno di una virgola di fronte a qualsiasi minaccia". Il presidente ha infine assicurato di voler prendere "molto presto" una decisione sull'inserimento del regime comunista tra i Paesi sostenitori del terrorismo. Alla domanda fatta dai giornalisti se si aspetta che Pyongyang testi un missile durante la sua visita in Asia, Trump ha risposto: "Lo scopriremo presto. Buona fortuna!".

La risposta di Pyongyang alle minacce statunitensi non si è fatta attendere, rilanciando a sua volta l'avvertimento di una "punizione spietata" per gli "stupidi commenti" del presidente Trump. Sulle pagine del Rodong Sinmun, organo di stampa del Partito dei Lavoratori, l'inquilino della Casa Bianca è accusato di irritare "seriamente" il regime di Kim con le sue parole. "Dovrebbe dare retta agli esperti e fermare l'incauto ricatto e tirarsi fuori dagli affari della penisola coreana. Se gli Usa sottovalutano la ferrea volontà della Corea del Nord e la sfidano ad agire – si legge -, quest'ultima sarà costretta ad impartire loro una punizione risoluta e spietata con la mobilitazione di tutte le sue forze". Nell'articolo si sostiene anche che gli americani vogliono l'impeachment del presidente perché le parole di un Trump "spiritualmente instabile" potrebbero portare al "disastro nucleare in territorio americano".

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