Controllata, isolata poi uccisa in una vasca da bagno: ergastolo per l’assassino di Claire Leveque in Scozia

Aren Pearson, 41 anni, è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio della sua compagna, la 24enne Claire Leveque, trovata morta nella vasca idromassaggio della casa della madre dell’uomo a Sandness, nell'arcipelago scozzese delle isole Shetland. Il delitto risale all’11 febbraio dello scorso anno.
Secondo quanto emerso al processo davanti all’Alta Corte di Edimburgo, la relazione tra i due era segnata da violenze e controllo. La polizia ha descritto Pearson come un uomo “dominante e aggressivo”, che nel tempo avrebbe isolato e umiliato la giovane donna. La sera del delitto, Pearson aveva afferrato un coltello in cucina prima di infliggersi una ferita al collo e confessare alla madre di aver ferito la fidanzata. La donna, accorsa nel capanno dove si trovava la vasca idromassaggio, ha trovato Claire immersa nell’acqua ormai rossa di sangue. “Aveva il viso completamente coperto di ferite”, ha raccontato agli investigatori.
Durante la chiamata al 999, Pearson ha ammesso di aver accoltellato Claire “una quarantina di volte”. Nonostante ciò, in aula ha tentato di ribaltare la versione, sostenendo che fosse stata la giovane ad aggredirlo e poi a ferirsi da sola. La giuria non gli ha creduto e lo ha condannato all’ergastolo, con un minimo di 25 anni di reclusione.
Dopo l’arresto, Pearson era stato ricoverato in ospedale per le ferite auto-inferte e per aver ingerito liquido per freni, nel tentativo apparente di suicidarsi. A un medico avrebbe detto una frase che ha colpito i presenti in aula: “È da un po’ che cerco di liberarmi di lei”.
La vittima, originaria di Westloch, Alberta, è descritta da familiari e amici come una ragazza solare e avventurosa, “sempre gentile con tutti e innamorata della vita”. La comunità delle Shetland, dove simili episodi sono fortunatamente rari, è rimasta profondamente colpita. Andrea Manson, presidente del Consiglio delle Isole, ha parlato di “una tragedia che ha scosso l’intera isola, solitamente un luogo sicuro e accogliente”.