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Caruana Galizia, il magnate Fenech rischia l’ergastolo come mandante dell’omicidio della giornalista

Rischia l’ergastolo Yorgen Fenech, il magnate maltese accusato di essere il mandante dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista investigativa assassinata nel 2017 con un’autobomba dopo aver denunciato le losche trame tra politici e imprenditori dell’Isola Stato. Al momento della sua morte, Caruana Galizia stava indagando su un affare di una centrale elettrica in cui Fenech era uno dei principali azionisti.
A cura di Antonio Palma
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Andrà a processo e rischia l'ergastolo Yorgen Fenech, il magnate maltese accusato di essere il mandante dell'omicidio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista assassinata nel 2017  con un’autobomba dopo aver denunciato le losche trame tra politici e imprenditori dell'Isola Stato con episodi di corruzione che coinvolgevano direttamente esponete di spicco del Governo di Malta. Nelle scorse ore, infatti, con l'atto di accusa formale presentato in Tribunale dalla procura generale di Malta, è arrivata la conferma definita che Fenech sarà processato. Il Tycoon, arrestato nel novembre 2019 mentre tentava di lasciare Malta sul suo yacht, rischia ora l'ergastolo. Secondo la procuratrice generale, Victoria Buttigieg, che sostiene l'accusa, a carico di Yorgen Fenech ci son prive schiaccianti di complicità nell'omicidio della giornalista che quattro anni fa ha sconvolto il paese e alla fine costrinse Joseph Muscat a dimettersi da primo ministro.

Nell'atto d'accusa la procura maltese, oltre all'ergastolo come mandante dell'omicidio, per Fenech chiesta una ulteriore pena tra i 20 e i 30 anni di carcere per associazione a delinquere. Secondo l'accusa, infatti, Fenech era a capo di una organizzazione criminale che corrompeva i politici locali e non si è fatto scrupoli nell'organizzare l'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia che aveva scoperto molte delle sue trame. Tra le altre cose L'uomo avrebbe ideato e ordinato cianuro puro in polvere dall'Ucraina e una serie di armi, tra cui granate e pistole, e centinaia di proiettili.

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Chi è Yorgen Fenech

A incastrare Fenech probabilmente proprio la sua sicurezza e la sensazione di essere protetto dai politici e quindi intoccabile. Nelle email trovate sui suoi dispositivi le trattative per  l'acquisto di veleno e le armi e le prove dei pagamenti che avvenivano in Bitcoin. Inoltre la procura ha presentato come prova anche i  messaggi scambiati tra Fenech e suo fratello per confermare che l'imputato stava tentando di fuggire da Malta a Palermo quando è stato arrestato nel novembre 2019 e quindi sussiste il pericolo di fuga. La sua difesa, che rigetta ogni addebito compreso il tentativo di figa, infatti aveva avanzato una richiesta di cauzione davanti al tribunale penale. Al momento della sua morte, Caruana Galizia stava indagando su un affare di una centrale elettrica in cui Fenech era uno dei principali azionisti come direttore del gruppo incaricato della commessa.

Oltre a Yorgen Fenech, nel processo per l'assassino di Daphne Caruana Galizia compariranno come imputati anche due presunti sicari, i fratelli George e Alfred Degiorgio, mentre il terzo, Vince Muscat, è già stato condannato a 15 anni di carcere dopo essersi dichiarato colpevole.  Un altro indagato, presunto "intermediario", ha accettato di rivelare i dettagli dell'assassinio e ha ottenuto la grazia.

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