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Brasile, trovato morto in carcere il boss che aveva tentato la fuga travestito dalla figlia

Clauvino da Silva, boss brasiliano che nei giorni scorsi ha cercato di evadere da un carcere facendosi passare per la figlia 19enne, con tanto di parrucca e maschera in silicone, è stato trovato morto nella sua cella a Rio de Janeiro. Secondo fonti della Segreteria dell’amministrazione penitenziaria (Seap) di Rio, si sarebbe impiccato con un lenzuolo.
A cura di Susanna Picone
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Clauvino da Silva, il narcoboss brasiliano apparso sulle cronache di tutto il mondo dopo che, durante lo scorso weekend, ha cercato di evadere da un carcere di alta sicurezza travestendosi nella speranza di passare per la figlia, è stato trovato morto nella sua cella del complesso penitenziario di Gericinò, a Rio de Janeiro. Secondo fonti della Segreteria dell'amministrazione penitenziaria (Seap) di Rio citate dai media locali, il boss si sarebbe impiccato con un lenzuolo nella sua cella del carcere noto come Bangu. Sabato scorso il detenuto, legato al Comando Vermelho (Comando Rosso), la principale organizzazione criminale di Rio de Janeiro, era stato fermato mentre tentava di uscire dal carcere travestito in modo tale da sembrare la figlia Ana Gabriele, una ragazza di diciannove anni che era andato a trovarlo.

Aveva indossato una maschera in silicone, una maglietta rosa e una parrucca da donna per evadere dal carcere –  Clauvino da Silva, che aveva quarantadue anni ed era noto come "Baixinho", ossia Piccolino, per tentare di imbrogliare la sicurezza aveva indossato una maglietta rosa attillata, una maschera in silicone e una parrucca da donna. Da Silva aveva acquisito quel soprannome dalla sua corporatura esile, che gli aveva appunto permesso di completare il suo travestimento. Secondo quanto riportato dai media, avrebbe potuto farla franca se non fosse stato per il suo nervosismo che ne ha tradito l'andatura insospettendo i funzionari della prigione. Il piano del boss, a quanto emerso, era quello di lasciare sua figlia in carcere, compiendo un vero e proprio scambio con annessa fuga. In carcere il boss brasiliano stava scontando una condanna a settantatré anni per traffico di droga. Le autorità locali hanno annunciato l'apertura di una inchiesta sulla sua morte.

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