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Bolsonaro arrestato: l’ex presidente del Brasile ha violato i domiciliari dopo il tentato colpo di stato

L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato arrestato per violazione degli arresti domiciliari; lo scorso settembre è stato condannato a 27 anni per tentato colpo di Stato.
A cura di Biagio Chiariello
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L’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, è stato arrestato dalla Polizia Federale nella sua residenza di Brasilia all’alba di questa mattina, in esecuzione di un mandato emesso da Alexandre Moraes, giudice della Corte Suprema. La misura cautelare, spiegano i media brasiliani, è stata disposta per inosservanza di precedenti restrizioni: Bolsonaro si trova ai domiciliari da agosto, monitorato tramite braccialetto elettronico, dopo la condanna per tentato colpo di Stato.

Secondo quanto riportato da O Globo, l’arresto non coincide direttamente con la pena di 27 anni e 3 mesi a cui è stato condannato a settembre per aver orchestrato un golpe militare volto a rovesciare il presidente Luiz Inácio Lula da Silva, suo avversario alle elezioni del 2022. Tuttavia, le autorità hanno giustificato la decisione per motivi di ordine pubblico e per il rischio di fuga, evidenziato in seguito alla veglia di sostegno convocata venerdì scorso dal figlio Flavio Bolsonaro, senatore e figura di spicco del movimento ultraconservatore, ritenuta potenzialmente pericolosa per partecipanti e agenti.

Bolsonaro, 70 anni, è stato condannato dalla Corte Suprema con quattro voti a favore e uno contrario (di Luiz Fux) insieme ad altre sette persone, per accuse che includono tentato colpo di Stato, criminalità organizzata, abolizione violenta dello Stato di diritto, danneggiamento aggravato e deterioramento del patrimonio storico.

I giudici hanno sottolineato che l’assalto alle istituzioni di Brasilia dell’8 gennaio 2023 non fu un evento spontaneo, ma frutto di un piano orchestrato da un’organizzazione criminale. Il procuratore generale Paulo Gonet aveva inoltre dichiarato che Bolsonaro era consapevole e aveva approvato un complotto per attentare alla vita del presidente Lula e del giudice Moraes.

L’arresto di questa mattina è avvenuto senza esposizione mediatica: il leader conservatore è stato accompagnato alla Sovrintendenza della Polizia Federale e trattenuto in una sala di rappresentanza riservata ad autorità di alto rango. La polizia ha precisato che non sono state utilizzate manette e che l’operazione è stata condotta con discrezione, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza.

Nei giorni scorsi, i legali di Bolsonaro avevano chiesto che la pena fosse scontata agli arresti domiciliari, citando le sue "multiple comorbilità" e il rischio concreto per la sua vita in caso di trasferimento in carcere. La Corte Suprema aveva respinto i primi ricorsi contro la condanna lo scorso 17 novembre, avvicinando l’ex presidente a un possibile arresto, già programmato dai giudici per garantire il rispetto delle misure preventive.

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