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Bimbe lasciate in auto morte per il caldo, la mamma: “Hanno mangiato un fiore velenoso”

Prima di confessare l’accaduto, la donna aveva provato a raccontare che le bambine avevano ingerito un fiore velenoso. Scioccanti i dettagli della vicenda.
A cura di G. L.
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Amanda Hawkins (foto da Facebook)
Amanda Hawkins (foto da Facebook)

Quando sono arrivate in ospedale, le loro condizioni erano oramai troppo gravi. Impossibile sopravvivere alla torrida temperatura raggiunta dall’auto coi 32 gradi di quella limpida giornata texana per due bambine di appena 1 e 2 anni. La mamma le aveva lasciate in auto di proposito per andare a divertirsi ad una festa, ma a distanza di pochi giorni dalla terribile vicenda emergono nuovi dettagli scioccanti.

"Collasso causato da un fiore velenoso"

La storia raccontata da Amanda Hawkins, la madre delle due bimbe, al personale del pronto soccorso per spiegare le condizioni critiche delle due bambine è apparsa implausibile sin da subito. Secondo gli investigatori, quando la donna, appena 19enne, si è finalmente decisa ad accompagnare le figlie all’ospedale, avrebbe spiegato l’accaduto come un misterioso imprevisto accaduto durante una giornata idilliaca trascorsa presso un lago vicino al luogo dove si era svolta la festa.

“Ha detto che le bimbe stavano passeggiando e annusando i fiori – racconta lo sceriffo della contea di Kerr Rusty Hierholzer – . Non sapeva se le bambine avessero ingerito o toccato qualche fiore velenoso”. Ma si trattava chiaramente di una bugia: le bambine avevano trascorso le loro ultime ore intrappolate nel suv della madre, al cui interno la temperatura continuava a salire di ora in ora. A detta dello sceriffo Hierholzer, si è trattato del “più orripilante caso di negligenza nei confronti di bambini che abbia mai visto in 37 anni di carriera”.

I servizi sociali la tenevano d’occhio

Purtroppo, come dimostrano anche i casi di cronaca nostrana, accade spesso che i bambini vengano lasciati da soli in auto. Spesso si tratta di tragiche distrazioni ma non è questo il caso. I servizi sociali avevano già aperto un fascicolo su Amanda Hawkins e sul marito Isaac per aver lasciato più volte le bambine in auto. Per questo, a luglio del 2016, la donna aveva scritto un post su Facebook dove spiegava di essere seccata dal fatto che qualcuno potesse mettere in dubbio il suo modo di fare la mamma.

Si è trattato quindi soltanto dell’ennesimo, fatale episodio: “Sapeva che le bambine erano lì. Le ha lasciate lei in quell’auto”, ha commentato lo sceriffo Hierholzer. Le bambine sarebbero rimaste nell’auto coi finestrini chiusi per un tempo compreso tra le 15 e le 18 ore, mentre Amanda si era recata a casa di amici con la sua auto insieme ad un'altra ragazza.

La tragica fine

A detta dello sceriffo, durante la notte, qualcuno avrebbe sentito le bambine piangere e avrebbe chiesto alla madre di portarle in casa e l’amica di Amanda sarebbe andata a dormire in auto con le bambine. Ciò che è certo è che nessuno è andato a soccorrere Brynn Hawkins e Addison Overgard-Eddy, rispettivamente la più piccola e la giù grande delle figlie di Amanda, che soltanto a mezzogiorno di mercoledì 7 giugno sarebbe tornata dalle sue bambine.

Secondo le autorità, allora le bambine erano ancora vive ma, invece di cercare aiuto immediatamente, la madre le avrebbe lavate e avrebbe messo loro indosso dei vestiti puliti per tentare di nascondere ciò che era accaduto. La bugia sul parco e sui fiori “è stata scoperta piuttosto velocemente”, ha detto lo sceriffo Hierholzer, ma non c’è stato nulla che il personale medico potesse fare per salvare le due piccole. Amanda ha confessato ed è ora in carcere per aver abbandonato e messo a rischio le bambine, oltre che di averne cagionato la morte, crimini trattati in maniera molto severa dalle leggi texane e per cui Amanda potrebbe scontare diversi anni di carcere.

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