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“Bergoglio non ha un polmone, non può fare il Papa”. Le accuse choc durante il conclave

Lo afferma il cardinale Maradiaga, uno dei più stretti collaboratori di Francesco: “I suoi nemici dissero che era senza un polmone, ma la verità era un’altra”.
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Durante il conclave del 2013 qualche cardinale provò a far saltare l’elezione pontificia del cardinale arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio diffondendo false notizie sul suo stato di salute. E’ quanto racconta il cardinale nicaraguense Oscar Andrés Rodrìguez Maradiaga nella prefazione del volume “Tutti gli uomini di Francesco. I nuovi cardinali si raccontano” del vaticanista Mediaset Fabio Marchese Ragona.

“Non posso certo dire cosa è successo all’interno della Sistina durante il conclave – scrive Maradiaga -, ma posso raccontare una cosa: quando iniziò a delinearsi la figura dell’arcivescovo di Buenos Aires come possibile nuovo Pontefice, le famose cordate clericali di cui oggi Francesco parla tanto, iniziarono a muoversi per ostacolare il disegno di Dio che stava per realizzarsi. Qualcuno (…) addirittura mise in giro la voce a Santa Marta che Bergoglio fosse ammalato, che fosse senza un polmone”. Il cardinale racconta che ne parlò con altri cardinali e, alla fine, si decise di chiedere al diretto interessato.

Bergoglio ne fu alquanto sorpreso e chiarì che, “a parte un po’ di sciatica e un piccolo intervento al polmone sinistro per la rimozione di una ciste quando era ragazzino, non aveva grossi problemi di salute.” Maradiaga ricorda di essersi sentito sollevato perché “lo Spirito Santo, nonostante gli ostacoli delle cordate, stava soffiando sulla persona giusta”. Secondo il cardinale Rodrìguez Maradiaga, a mettere in giro la voce della malattia e del polmone mancante al cardinale Bergoglio sarebbero stati alcuni cardinali che sostenevano altri papabili. Tuttavia, Maradiaga non fa, nella prefazione, il nome dei cardinali che avevano fatto circolare le false voci.

Quando aveva appena 21 anni a Bergoglio fu asportato il lobo del polmone destro a seguito delle complicanze di una infezione. L’attuale Papa è riuscito, però, a fare sempre una vita normale. Dunque, la paura che Bergoglio fosse “cagionevole” a causa del problema era ed è assolutamente ingiustificata. E’ probabile, dunque, che qualche suo avversario abbia ritenuto che, mettendo in giro la notizia, sarebbero diminuite le possibilità di elezione dell’argentino. Ed è probabile, altresì, che i suoi “nemici” provenissero dal fronte “tradizionalista” che in conclave sosteneva l’arcivescovo di Milano Angelo Scola. E’ da ricordare che nel conclave del 2004 Bergoglio era già stato proposto come papa dall’ala progressista del conclave, che poi, capendo di non avere i voti necessari, si spostò in maniera quasi integrale su Joseph Ratzinger.

“Se il cardinale Maradiaga racconta questo episodio sicuramente è perché già dal conclave si era capito che Bergoglio, se fosse diventato Papa, avrebbe di certo rivoluzionato la Curia Romana. – è il commento di Marchese Ragona -E come sappiamo, ancora oggi, le resistenze non mancano. Il fatto che una cordata abbia addirittura creato una fake news sulla salute del Papa per condizionare il voto degli altri porporati è sintomatico del fatto che questo Papa già da cardinale faceva paura ai tanti che magari avrebbero preferito che tutto rimanesse invariato”

Oscar Maradiaga, cardinale dal 2001 per decisione di Giovanni Paolo II, è considerato uno dei più stretti collaboratori di papa Francesco che nel 2013 lo ha scelto come coordinatore del “Consiglio dei cardinali”, un gruppo inventato dallo stesso Bergoglio per aiutarlo nella guida della Curia romana. Nel dicembre 2017 il cardinale Maradiaga è stato coinvolto in uno scandalo riguardante nebulosi investimenti milionari operati dallo stesso cardinale e dai suoi più stretti collaboratori. Papa Francesco aveva, nell’occasione, difeso a spada tratta Maradiaga.

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