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Attacco razzista al luna park: le “amiche” bulle le strappano le unghie, ha solo 13 anni

I fatti sono avvenuti nel weekend in un parco di Bristol, in Regno Unito. La ragazzina stava cantando insieme ad alcune sue amiche, quando è stata minacciata e poi aggredita da un gruppo di ragazze, sue “conoscenti bianche”, più grandi. Alla madre sarebbe stato offerto un “biglietto gratuito” per compensare…
A cura di Biagio Chiariello
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Una giovane adolescente è stata vittima di quello che gli inquirenti stanno trattando come un “crimine di odio” che ha visto le “amiche bianche più grandi” chiamarla "ne*ra " e strappare le sue unghie acriliche in un luna park. La ragazzina, di 13 anni, era in un gruppo di ragazze di colore, quando è stata seguita e attaccata a Bristol il 13 aprile scorso. La polizia ora sta indagando e fa appello perché eventuali testimoni si facciano avanti dopo che la madre della ragazza, Lindsay Dunn, ha detto che sua figlia ha subito “gravi ferite”.

Secondo quanto ricostruito dalla stessa 13enne, l’aggressione sarebbe avvenuta mentre cantava con le sue amiche nei pressi di un’attrazione del parco tematico itinerante Funderworld: alcune loro conoscenti “bianche” più grandi avrebbero detto loro di smetterla. "Quando sono scese dalla giostra, questo gruppo le ha seguite e ha iniziato a chiamarle con la parola che inizia per N, e proferendo insulti razzisti” ha detto la signora Dunn. “Mia figlia e le sue amiche erano arrabbiate e per questo e hanno litigato, e poi il gruppo di ragazze più grandi ha iniziato ad attaccarle", hg aggiunto: "Mia figlia ha riportato gravi ferite – in pratica indossava delle unghie acriliche e le sono state strappate via. È stata lasciata sanguinare gravemente” dice ancora Lindsay.

Alcuni passanti sarebbero poi intervenuti chiamando la sicurezza, prima che la 13enne fosse portata nella stanza del pronto soccorso del parco. A quel punto è stato dato l’allarme alla polizia. Lindsay ha affermato che gli aggressori sono usciti prima dell'arrivo degli agenti. “Non hanno preso i nomi di nessuno, anche le amiche di mia figlia sono state buttate fuori come se fosse colpa loro…” dice la donna. "Quando sono andato a parlare con lo staff del Funderworld, mi è stato offerto un biglietto gratuito…

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