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Assalto sul treno per Londra, un solo sospettato: “Urlava Il diavolo non vincerà, uccidetemi”

La polizia britannica ha annunciato di avere rilasciato il secondo sospettato del terribile attacco a coltellate su un treno diretto a Londra. Unico fermato un 32enne. Le terribili testimonianze dei passeggeri: “Urlava Il diavolo non vincerà”.
A cura di Antonio Palma
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C'è un solo uomo dietro al terribile attacco a coltellate su un treno diretto a Londra. Lo ha confermato questa sera la polizia britannica annunciando di avere rilasciato il secondo sospettato arrestato dopo i fatti nella serata di sabato. Si tratta di un uomo di 32 anni cittadino britannico colpito con il taser dei poliziotti intervenuti sul posto a Huntingdon mentre urlava ripetutamente "Uccidetemi".

Gli investigatori britannici hanno assicurato che non c'è nulla al momento che faccia pensare ad un atto terroristico ma i racconti dei passeggeri sono comunque drammatici. La polizia ha riferito che l'uomo, originario di Peterborough, è salito sul treno alla stazione della stessa cittadina alle 19:29. Dieci minuti dopo è scattato l'attacco con un grosso coltello ai passeggeri della carrozza J del treno diretto a Londra King's Cross.

Il panico sul treno: persone sanguinanti e in fuga

Nel convoglio si è scatenato il panico con persone colpite e sanguinanti, altre in cerca di fuga ovunque e altre ancora protagoniste di gesta eroiche. Testimoni terrorizzati hanno descritto di essersi arrampicati sui sedili mentre le vittime insanguinate fuggivano dall'aggressore. Altri si sono rinchiuse nei bagni del treno, altri ancora hanno cercato qualsiasi utensile utile per potersi difendere dall'aggressore come oggetti metallici e bottiglie di vetro.

In mezzo all'orrore anche storie di eroismo, come quella di un uomo anziano che ha rischiato la vita per proteggere una ragazzina ed è stato accoltellalo alla testa. Ora è tra i feriti più gravi ricoverati in ospedale. Le forze dell'ordine infatti hanno dichiarato che cinque feriti sono stati dimessi dall'ospedale, ma l'uomo è in pericolo di vita. Si tratta di un membro del personale ferroviario che si trovava sul treno in quel momento e ha cercato di fermare l'aggressore.

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La polizia ha dichiarato che già alle 19:42 è arrivata una prima chiamata di emergenza e il treno è stato deviato verso una stazione secondaria dove sono stati mobilitati oltre 30 agenti. Una mossa fondamentale perché se il macchinista avesse attivato il freno di emergenza in aperta campagna sarebbe stato difficile per i servizi di emergenza arrivare in tempo.

Un passeggera, la 48enne Dayna Arnold, è caduta a terra mentre i passeggeri fuggivano e ha visto l'aggressore faccia a faccia. "Mi sono voltata e ho visto l'uomo che correva, così sono scivolata a terra. Lui mi è venuto addosso con il coltello e io l'ho implorato: ‘Per favore, non farlo'. Poi qualcosa è cambiato nel suo viso e ha proseguito. Poi, circa un minuto dopo, è tornato indietro, mi ha guardato di nuovo e ha detto: ‘Il diavolo non vincerà" ha raccontato la donna al Mirror, aggiungendo: "Stavo aspettando perché potevo ancora sentirlo nella carrozza. Ho sentito le porte aprirsi e sono corsa giù dal treno. L'ho visto scappare via e pochi minuti dopo la polizia mi è passata accanto di corsa e l'ho visto colpito con il taser. Mi sento molto fortunata a essere ancora viva".

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