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Ashlee uccisa mentre metteva in salvo la propria bimba nell’attacco al centro commerciale a Sidney

La mamma 38enne, tra le vittime della strage al centro commerciale di Sidney, ha preso la piccola di 9 mesi in braccio ed è scappata, poi con il suo ultimo respiro ha gettato la bambina sanguinante tra le braccia di due sconosciuti di passaggio e li ha implorati di salvarla, prima di accasciarsi al suolo senza più risvegliarsi.
A cura di Antonio Palma
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Ferita gravemente e sanguinante, ha pensato fino all'ultimo a mettere in salvo la sua bimba trascinandola via dall'aggressore del centro commerciale di Sidney e consegnandola ai passarti prima di accasciarsi al suolo senza più risvegliarsi. È stato questo l'ultimo gesto di Ashlee Good, la giovane mamma australiana tra le vittime della strage di sabato al Westfield Bondi Junction. La 38enne ferita a morte dal 40enne Joel Cauchi, poi ucciso dalla polizia, ha preso in braccio la sua bimba di nove mesi, correndo tra i corrodi e consegnando la neonata a i passanti ai quali ha chiesto di metterla al sicuro.

Un gesto che probabilmente ha salvato la bimba che è stata immediatamente soccorsa dai presenti e poi consegnata ai medici intervenuti. Mentre per la 38enne purtroppo non c'è stato nulla da fare, la bambina si è salvata anche se resta ricoverata in "condizioni gravi ma stabili" in ospedale, come ha detto domenica il vice commissario di polizia del New South Wales, Anthony Cooke.

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"Oggi siamo sconvolti dalla terribile perdita di Ashlee, una bellissima madre, figlia, sorella, compagna, amica, un essere umano eccezionale a tutto tondo e molto altro ancora", si legge in una dichiarazione rilasciata oggi ai media australiani dalla famiglia della 38enne, che aggiunge: "Siamo così grati per le cure esperte e l'attenzione del team medico del Sydney Children's Hospital. Vorremmo anche ringraziare la polizia del Nuovo Galles del Sud per la sua gentilezza e diligenza in questa tragedia e i servizi di emergenza per aver fornito alla nostra bambina le cure di cui aveva bisogno il più rapidamente possibile. Ai due uomini che hanno tenuto e curato la nostra bambina quando Ashlee non poteva, le parole non possono esprimere la nostra gratitudine."

Testimoni hanno detto ai media locali che la donna urlava quando l'aggressore le si è avvicinato nel complesso commerciale e ha accoltellato lei e la bimba che era nel passeggino. La 38enne ha preso la piccola in braccio ed è scappata, poi con il suo ultimo respiro ha gettato la bambina sanguinante tra le braccia di due sconosciuti di passaggio e li ha implorati di salvarla, prima che cadesse vittima delle coltellate. La piccola è stata successivamente portata all'ospedale St Vincent di Sydney, dove ha subito un intervento chirurgico d'urgenza.

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La seconda vittima di Cauchi è stata identificata come Dawn Singleton, la figlia 25enne del multimilionario guru della pubblicità John Singleton. Tra i deceduti la polizia del Nuovo Galles del Sud ha identificato  anche Jade Young, membro del Bronte Surf Life Saving Club nella periferia orientale di Sydney. Faraz Tahir, un cittadino pakistano di 30 anni che lavorava al Westfield Mall come guardia di sicurezza, invece è l'unica vittima maschile di Cauchi.

In totale sei persone sono state uccise nell'attacco di sabato, con altre dodici ricoverate in ospedale per le ferite riportate. Le autorità hanno affermato che potrebbe volerci "un po' di tempo" prima che le identità di tutte le vittime vengano rese note poiché alcuni non hanno parenti in Australia e la polizia sta cercando di contattare i loro famigliari all'estero.

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