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Arrestato in Germania l’aggressore della fisioterapista Waltraud Kranebitter Auer, accoltellata in casa

Waltraud Kranebitter Auer, 61 anni, era stata ricoverata in gravi condizioni lo scorso 14 febbraio. Le forze dell’ordine da allora erano sulle tracce del compagno della figlia, dal quale la donna si era allontanata da qualche tempo per andare a vivere coi due figli dai genitori a Bolzano.
A cura di Biagio Chiariello
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Le forze dell’ordine di Monaco e Passau, in Germania, hanno arrestato il sospetto aggressore di Waltraud Kranebitter Auer, la fisioterapia di 61 anni ritrovata nel garage di casa a Bolzano con la gola tagliata il mese scorso.

Si tratterebbe dell'ex compagno della figlia della donna, un cittadino nigeriano di 35 anni residente in Baviera, sospettato dell'aggressione sin dai primi istanti. L'uomo, ingegnere, risulta residente in Germania. Pare che la compagna, a seguito della fine del rapporto, si fosse allontanata da lui per tornare a vivere con i due figli dai genitori a Bolzano.

L’operazione è stata condotta sulla base di un mandato di arresto europeo, richiesto dalla Procura locale dopo che il Giudice per le indagini preliminari aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare. Nel corso dell’intervento, la autorità teutoniche hanno sequestrato dispositivi elettronici quali cellulari, tablet e laptop, oltre a un mazzo di chiavi appartenenti all’indagato.

L'aggressione di Waltraud Kranebitter Auer

La 61enne era stata aggredita nel garage della sua abitazione, in via Cavour 8 a Bolzano e colpita con una coltellata alla gola dopo essere stata attirata dall'aggressore con l'inganno: aveva staccato l'interruttore della luce – secondo i vicini era già capitato in altre occasioni nei giorni precedenti all'aggressione – e l’aveva quindi colpita vicino al contatore per poi darsi alla fuga.

A salvare la vita alla Auer era stato un condomino che aveva subito avvertito i soccorsi. La donna aveva già perso molto sangue. Ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale ‘San Maurizio' del capoluogo altoatesino, era riuscita a sopravvivere.

Perché il genero avrebbe aggredito la suocera

Stando ai primi riscontri, il rapporto tra la 61enne e il genero era di forte conflittualità con la donna che voleva a tutti i costi il ritorno della figlia e dei tre nipotini a Bolzano dalla Germania. Il 35enne si era laureato alla facoltà di Ingegneria e Management di Ingolstadt.

Il marito aveva raccontato ai giornalisti che le forze dell'ordine avevano consigliato alla figlia di non aprire la porta al suo ex qualora si presentasse "per non avere problemi", ma di chiamare il 112.

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