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Argentina, Patricia uccisa dal suo ex marito perché voleva raggiungere il nuovo fidanzato in Italia

Patricia Rendon Rodriguez, 31enne di Catriel, in Argentina, è stata uccisa dal suo ex marito Fernando Cronenbold: la donna tra poche settimane sarebbe venuta in Italia dal suo nuovo compagno, l’abruzzese Francesco Nuvolari.
A cura di Davide Falcioni
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Patricia Rendon Rodriguez, 31enne di Catriel, in Argentina, è stata uccisa dal suo ex marito Fernando Cronenbold, uomo che – come sempre più spesso accade – non accettava la fine di quella relazione, tantomeno la possibilità che la donna potesse frequentare un'altra persona.

L'altra persona si chiama Francesco Nuvolari, è un pescarese di 27 anni: aveva conosciuto Patricia a Buenos Aires il giorno di San Valentino e tra i due era iniziata una bella relazione. Dopo essersi frequentati per un mese nel Paese sudamericano, dove Francesco si era recato per motivi di studio, l'abruzzese era dovuto tornare in Italia. I due hanno però continuato a sentirsi ogni giorno e il loro rapporto, anziché spegnersi, si è saldato sempre di più, tanto che il prossimo 28 luglio Patricia aveva deciso di arrivare in Italia e trascorrere qui 40 giorni, un tempo che le sarebbe servito per capire se la storia con Francesco avrebbe potuto funzionare sul serio. L’ex marito della giovane donna, madre di una bambina di 6 anni, ha però deciso diversamente.

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"Ci siamo conosciuti a Buenos Aires il 14 febbraio, siamo stati insieme un mese e il 13 marzo sono tornato in Italia", ha raccontato Francesco a Il Centro, spiegando che da quel momento "ci siamo sentiti tutti i giorni, fino al 28 giugno. Il 28 luglio Patricia aveva un volo per Fiumicino; sarebbe stata qui in Italia 40 giorni, per fare un tour dell’Italia. Volevamo capire se c’erano i presupposti per una relazione e chi dei due si sarebbe dovuto spostare".

È stato Fernando Cronenbold a decidere che Patricia non avrebbe mai avuto altre storie. "Le ha chiesto di accompagnare insieme la figlia a scuola e lei, che con lui aveva un rapporto formale proprio per consentirgli di frequentare la bambina, ha accettato". Quell'uomo però era sottoposto a un provvedimento che gli imponeva di stare lontano dalla donna almeno 500 metri, avendo già usato violenza nei suoi confronti.

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"Quel giorno – spiega Francesco – Patricia doveva partire con una amica, per andare a Buenos Aires, ma non si è presentata all’appuntamento. E l’amica ha presentato denuncia. Le ricerche sono cominciate solo la mattina dopo, non è stata promossa una ricerca del suo telefono, che era acceso e lo è rimasto per un giorno e mezzo: poi è stato trovato addosso all’ex marito, quando è stato portato in commissariato. È stato lui, sottoposto a fermo, a confessare il delitto, ad indicare la zona dove trovare il corpo, dopo che il delitto ha creato scalpore: moltissime persone si sono accalcate fuori al commissariato, erano pronte a un’azione clamorosa, invocavano giustizia, dopo il femminicidio".

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