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Allarme salmonella negli USA: richiamate 20 milioni di uova, decine di contagi in 7 stati

Un focolaio di salmonella negli Stati Uniti ha provocato 79 contagi e 21 ricoveri. Il caso è legato a uova biologiche e allevate a terra distribuite in 9 stati. La August Egg Company (con sede in California) ha richiamato 20 milioni di uova. Nessun decesso segnalato, ma l’allerta resta alta.
A cura di Biagio Chiariello
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Negli Stati Uniti è in corso un nuovo allarme alimentare: un focolaio di salmonella ha spinto la August Egg Company, con sede a Hilmar in California, a richiamare volontariamente circa 20 milioni di uova. Si tratta di uova biologiche e da allevamento a terra, distribuite tra il 3 febbraio e il 15 maggio 2025 in nove stati americani. I lotti interessati riportano date di scadenza comprese tra il 4 marzo e il 19 giugno. Tra le catene coinvolte ci sono Save Mart, FoodMaxx, Raley’s, Ralphs, Safeway e Walmart.

I numeri dell’infezione cominciano a delineare un quadro preoccupante: 79 casi confermati, di cui 21 hanno richiesto il ricovero. La maggior parte delle persone contagiate vive in California (63 casi), ma sono emerse infezioni anche in Nevada, Washington, Arizona, Kentucky, Nebraska e New Jersey. Fortunatamente, al momento non si registrano decessi.

Gli esperti del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) sottolineano che il numero effettivo di contagi potrebbe essere più alto: molte persone affette da salmonella, infatti, guariscono in autonomia senza ricorrere a cure mediche o esami diagnostici. Due piccoli focolai sono stati collegati anche al consumo di uova servite in ristoranti locali.

I sintomi dell’infezione da salmonella includono febbre, diarrea e crampi addominali. Nella maggior parte dei casi la malattia si risolve in pochi giorni, ma i soggetti più vulnerabili – come bambini sotto i 5 anni, anziani e persone immunodepresse – possono sviluppare forme gravi che richiedono ospedalizzazione.

La contaminazione è emersa a seguito di un’ispezione condotta dalla Food and Drug Administration (FDA) presso uno degli impianti dell’August Egg Company: i campioni analizzati sono risultati positivi a un ceppo di salmonella geneticamente simile a quello individuato nei pazienti infetti.

Una volta scoperta la potenziale contaminazione, l’azienda ha deciso di interrompere la distribuzione delle uova e di dirottare la produzione verso impianti per la pastorizzazione, un trattamento termico che elimina i batteri patogeni. "Abbiamo deciso di agire per eccesso di cautela – ha dichiarato l’azienda – perché alcuni consumatori potrebbero ancora avere le uova nelle loro case". Nel frattempo, è stata avviata anche una revisione interna per prevenire futuri episodi simili.

Le autorità sanitarie invitano i cittadini a non consumare le uova oggetto del richiamo: chi le avesse acquistate è invitato a buttarle via o riportarle al punto vendita. È inoltre raccomandato di pulire accuratamente con acqua calda e sapone – o in lavastoviglie – tutte le superfici e gli utensili che potrebbero essere entrati in contatto con le uova contaminate.

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