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Al cellulare mentre guida, si schianta contro l’auto di Rebecca, incinta all’ottava mese, e la uccide

Craig Scott, uomo d’affari gallese di 51 anni, si è schiantato contro l’auto di Rebecca Evans, uccidendo lei e il bambino che portava in grembo. Nell’incidente è rimasto ferito gravemente anche il figlio di 2 anni della donna. L’uomo aveva terminato una chiamata al cellulare solo 14 secondi prima della tragedia e aveva superato il limite di velocità.
A cura di Biagio Chiariello
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Appena 14 secondi prima aveva finito di parlare al cellulare senza auricolari. Craig Scott, uomo d’affari 51enne, si è schiantato con la sua BMW contro l’auto di Rebecca Evans, 27enne incinta all’ottavo mese, mentre viaggiava ad oltre 110km/h (in un zona in cui il limite era di 80km/h), uccidendo lei e il bambino che portava nel suo grembo. Nell'incidente avvenuto nei pressi di Port Talbot, nel sud del Galles, è rimasto gravemente ferito anche il figlio della donna, 2 anni, che la madre stava portando all’asilo con la sua Peugot 407. Alla guida del mezzo c’era il compagno della vittima, Alex Evans, che stava portando Rebecca presso la sede dell’associazione benefica dedicata ai senzatetto, dove la 27enne lavorava. Era in congedo di maternità quando è avvenuta la tragedia, ma Rebecca continuava comunque a recarsi presso la struttura. Alex è rimasto ferito solo lievemente. I fatti sono avvenuti il 29 novembre 2016 e in questi giorni si è riaperto il processo nei confronti di Scott.

L’uomo ha provato a giustificarsi, sostenendo di essere stato distratto "da qualcosa su un ponte" poco prima dell'incidente verificatosi vicino allo svincolo 38 della autostrada M4. Ma secondo la Corte non ha trovato alcun elemento valido per quella “improvvisa frenata”. Il 51enne ha ammesso di aver parlato al cellulare “senza le cuffiette” fino a cinque minuti prima dell'incidente. Tuttavia, l'analisi sul telefono ha evidenziato che la chiamata è stata staccata “tra i 14 e i 34 secondi” prima della tragedia. “È stato tutto semplicemente inevitabile e pericolosamente distratto" ha spiegato il procuratore Catherine Richards. Scott, originario di Cardiff, si è dichiarato colpevole di omicidio provocato da guida sconsiderata.  Ma si è dichiarato non colpevole per aver causato la morte di una persona e gravi lesioni per guida pericolosa. Il processo continua.

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