Aereo Taiwan, salgono a 35 le vittime. I motori del velivolo si erano bloccati

Si aggrava il bilancio delle vittime dell’incidente aereo di Taiwan di mercoledì scorso, mentre a poco a poco emergono nuovi particolari sulle indagini per individuare le possibili cause del disastro costato la vita a 35 persone.  I soccorritori hanno trovato i cadaveri di altri 4 passeggeri all’interno della carcassa dell’Atr 72-600 della TranAsia Airways. Il velivolo si era inabissato nelle acque del fiume Keelung, poco dopo il suo decollo dall’aeroporto Songshan di Taipei con a bordo 53 passeggeri e 5 membri di equipaggio. Continuano dunque le ricerche per trovare 8 persone che risultano ancora disperse.

Nuovi dettagli sulla sciagura aerea

Dall’esame delle scatole nere dell’aereo sarebbe emerso che l’Atr 72-600 aveva entrambi i motori bloccati e nei minuti prima dello schianto non ha avuto la propulsione necessaria per il volo. Lo ha detto Thomas Wang, direttore del Consiglio di sicurezza dell’aviazione civile incaricato dell’inchiesta. Secondo la ricostruzione, uno dei due motori dell'aereo è entrato in avaria 37 secondi dopo il decollo ed i piloti hanno spento il secondo – quello di sinistra – prima di provare a farli ripartire entrambi: il velivolo, tuttavia, è precipitato prima che questa operazione venisse portata a termine: lo hanno fatto sapere funzionari dell'agenzia per la sicurezza aerea del Paese durante una conferenza stampa oggi a Taipei.

Pilota-eroe: "Fino all'ultimo con le mani sulla cloche"

Le autorità di Taiwan hanno reso noti anche i particolari delle operazione di soccorso dei feriti e di recupero dei corpi dei passeggeri morti. Il pilota, Liao Chien-tsung, 41 anni, è stato trovato con le mani ancora sulla cloche dell’aereo: un procuratore non identificato che partecipa alle indagini sullo schianto ha riferito che pilota e co-pilota “hanno cercato di salvare l’aereo fino all’ultimo istante”, ha dichiarato al quotidiano una fonte vicina all’inchiesta.