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Adesca 19enne su app di dating, la convince a trasferirsi da lui e poi la uccide a coltellate

Uccisa a coltellate dal fidanzato conosciuto online tramite app di dating. Per questo il 23enne Jack Sepple verrà condannato all’ergastolo per l’omicidio della 19enne canadese Ashley Wadsworth.
A cura di Chiara Ammendola
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Ashley e il fidanzato
Ashley e il fidanzato

"Sono colpevole", sono queste le uniche parole che il 23enne Jack Sepple ha pronunciato ieri mattina in tribunale dinanzi ai giudici del Chelmsford Crown Court nell'Essex. È stato arrestato per aver ucciso la fidanzata 19enne Ashley Wadsworth il cui cadavere è stato ritrovato lo scorso 1 febbraio in una residenza di Chelmsford, città dell'Inghilterra, capoluogo della contea dell'Essex.

L'ha pugnalata al petto diverse volte, si legge nel referto dell'autopsia effettuata dai medici legali. Un omicidio per cui non ha fornito alcun movente e sul quale le indagini proseguono per chiarire cosa sia accaduto. I due si sono conosciuti tramite app di dating e dopo aver chattato per lungo tempo Ashley ha deciso di trasferirsi dal Canada all'Inghilterra dove il 23enne viveva. Poche settimane trascorse insieme prima della furia del giovane: all'inizio di quest'anno la giovane aveva pubblicato online le foto del suo "incredibile viaggio a Londra".

Ashley Wadsworth (Facbook)
Ashley Wadsworth (Facbook)

La famiglia racconta di una ragazza gentile e bella con una "risata indimenticabile" e una "personalità spontanea, spiritosa e gentile". La storia con quel ragazzo non aveva destato alcuna preoccupazione perché Ashley sembrava felice, anche dal giorno del suo trasferimento nell'Essex avvenuto nel novembre 2021. Aveva viaggiato molto in passato, sia nel suo Canada che più lontano in Messico e California fino all'Inghilterra dove era giunta per quel giovane amore conosciuto online

Il giudice Christopher Morgan ha detto a Sepple: "Con la tua dichiarazione di colpevolezza di omicidio c'è solo una sentenza che può essere emessa ed è l'ergastolo". Poi ha rinviato l'imputato in carcere fino a data da definire, quando ci sarà la lettura della sentenza di condanna.

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