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A 90 anni sposa una 15enne: lei si nega, lui rivuole i soldi della dote

Lei, giovane moglie che in Arabia Saudita è stata venduta dalla sua famiglia per 13mila euro, si è chiusa in camera la prima notte di nozze non permettendo all’anziano sposo di entrare. Adesso lui vuole ripudiarla e chiede la restituzione del denaro.
A cura di Susanna Picone
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Lei, giovane moglie che in Arabia Saudita è stata venduta dalla sua famiglia per 13mila euro, si è chiusa in camera la prima notte di nozze non permettendo all’anziano sposo di entrare. Adesso lui vuole ripudiarla e chiede la restituzione del denaro.

La vicenda, che non può non far discutere soprattutto per la differenza di età tra i due, arriva dall’Arabia Saudita, nella provincia dello Jezzan: c’è un uomo di 90 anni che qualche giorno fa ha “comprato” una sposa, decisamente più giovane di lui. Per 65 mila rial, circa 13mila euro, la dote versata alla famiglia della moglie, ha potuto sposare una ragazzina di appena 15 anni. Ma lei, dopo le nozze, si è rifiutata di consumare il matrimonio chiudendosi nella camera da letto e impedendo all’anziano sposo di entrare. Non è tardata ad arrivare così la reazione del 90enne che adesso minaccia di ripudiare la sua giovane sposa e di chiedere alla sua famiglia i soldi versati per la dote. A quanto pare, secondo quanto ha scritto al Arabiya, l’anziano sposo sospetterebbe una “cospirazione” tra sua moglie e la madre.

La rivolta sul web per le assurde nozze combinate – I quotidiani sauditi, che hanno riportato il particolare caso degli sposi e la denuncia dell’anziano “ingannato”, parlano anche della valanga di critiche di quanti vogliono delle leggi a tutela dei matrimoni combinati, soprattutto con minorenni. La protesta nei confronti delle leggi dell’Arabia Saudita, e anche per il comportamento della famiglia della 15enne che ha acconsentito a vendere la figlia, corrono soprattutto su Twitter. Suhaila Zein el-Abedin, dell'Associazione nazionale saudita per i diritti umani, ha rivolto un appello alle autorità, affinché possano intervenire quanto prima “per salvare questa bambina dalla tragedia che sta vivendo". L'attivista ha ricordato come nell'Islam il matrimonio debba basarsi sul mutuo consenso e la decisione della 15enne di chiudersi in camera prova che non era consenziente. Tra l’altro i media riportano anche il pensiero di uno psicologo che ha spiegato che vicende simili hanno già spinto al suicidio molte ragazzine.

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