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A 13 anni muore per sfida social vista su TikTok, uccisa dal chroming, i genitori: “Il peggior incubo”

“Quando senti queste storie sui giornali, pensi sempre che si tratti della famiglia di qualcun altro, mai della tua” ha dichiarato la madre della ragazzina britannica che spera ora di sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli di queste pratiche e sui video ad esse collegate sui social media.
A cura di Antonio Palma
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"È stato semplicemente il peggior incubo. Quando senti queste storie sui giornali, pensi sempre che si tratti della famiglia di qualcun altro, mai della tua" così Sonia Hopkin descrive il terribile momento in cui ha scoperto che la figlia 13enne era morta in casa per una sfida social vista su TikTok. Come stabilito dalle indagini, la ragazzina è morta inalando gas da una bomboletta di deodorante. Secondo i genitori, stava prendendo parte al cosiddetto chroming, una tendenza social in cui le persone sniffano o inalano fumi tossici  provenienti da oggetti domestici comuni per ottenere un'euforia temporanea.

La minore è stata trovata priva di sensi dal padre nella sua cameretta di casa a Thurmaston, nel Leicestershire, il 6 marzo scorso. Purtroppo, nonostante la chiamata di emergenza del genitori e gli sforzi dei medici, la ragazzina è stata dichiarata morta sul posto. Un dolore straziante per il padre e la madre e che è diventato ancora più terribile quando hanno scoperto il motivo del decesso. "Non siamo sicuri se avesse già provato il chroming in precedenza, perché non c'è modo di risalire al suo utilizzo. Quando è successo, però aveva usato almeno una bomboletta di deodorante” ha raccontato il padre.

La famiglia spera ora di sensibilizzare l'opinione pubblica sui pericoli queste pratiche e sui video ad esse collegate sui social media. La sorella 18enne ha lanciato una petizione online per chiedere che i pericoli legati ad alcune tendenze social media facciano parte di un programma obbligatorio nelle scuole mentre la madre della 13enne chiede anche che vengano applicate normative che impongano ai produttori di aggiungere avvertenze sulle confezioni. "Vogliamo solo che le persone siano consapevoli, affinché nessun altro debba vivere questa orribile tragedia” hanno spiegato.

La signora Hopkin ha anche invitato TikTok a fare di più per impedire che video di queste pratiche vengano diffusi sul social. Un portavoce di TikTok però ha dichiarato alla Bbc  che le ricerche per questa particolare sfida sono bloccate e non è stata trovata alcuna prova che sia mai stata una tendenza sulla piattaforma. "I contenuti che promuovono sfide pericolose non sono consentiti su TikTok e abbiamo rimosso preventivamente il 99,8% dei video che violavano le nostre norme su questo tema prima che ci venissero segnalati” hanno spiegato.

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