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Electrolux: no dei sindacati al piano tagli dell’azienda

I sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm rigettano il piano di tagli avanzato da Electrolux per mantenere la produzione in Italia. È questa la posizione espressa al termine del coordinamento sindacale unitario su Electrolux che si è svolto oggi a Mestre.
A cura di S. P.
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Fim, Fiom e Uilm hanno rispedito al mittente il piano tagli che l’Electrolux ha in programma per ridurre i costi. La posizione espressa dai sindacati metalmeccanici al termine del coordinamento unitario svoltosi oggi a Mestre è quella, appunto, di “rigettare completamente” il piano avanzato dall’azienda svedese per mantenere la produzione in Italia. Nei giorni scorsi l’Electrolux ha proposto di abbassare il costo del lavoro per portarlo a un livello concorrenziale e compatibile con quello degli stabilimenti europei. “Abbiamo bisogno del tavolo ministeriale per cominciare a discutere – ha detto Maurizio Geron, della Fim Cisl – ma tutti, Regioni e Governo, devono mettere qualcosa. Non possono essere solo i lavoratori, che hanno già dato fin troppo”. I sindacati, insomma, vogliono capire che cosa sono disposte a mettere concretamente, al di là della disponibilità, le Regioni nei cui territori si trovano le fabbriche dell’azienda e al tempo stesso vogliono capire qual è il contributo del governo. “Per questo – ha aggiunto Geron – abbiamo bisogno del tavolo ministeriale, convocato per il 17 al Mise, per cominciare a discutere. La cosa certa è che non siamo disposti ad accettare tagli occupazionali o del salario”. Questa – hanno spiegato – “è la nostra pregiudiziale”.

No alla chiusura di Porcia – Per i sindacati non è da discutere la chiusura di Porcia: “Non è pensabile – ha detto Geron  – alcuna operazione di Electrolux che contempli la chiusura di uno qualsiasi, non solo  Porcia, degli stabilimenti in Italia”. Questo perché – ha spiegato – anche una sola chiusura metterebbe in discussione la presenza degli altri stabilimenti. Il coordinamento sindacale di Mestre non ha sortito invece decisioni su nuove eventuali mobilitazioni, che potrebbero essere discusse domani. Per quanto riguarda l’informativa del Governo alla Camera sul caso Electrolux è stata rinviata al 10 febbraio: l’incontro sarebbe stato rimandato per avere la certezza che sia il ministro Zanonato, che in settimana incontrerà i vertici dell’azienda, a riferire.

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