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Egitto, Obama attacca Mubarak: “non ha risposto alle richieste del popolo”

Il Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, ha espresso tutta la sua delusione dopo il discorso di Mubarak di ieri sera.
A cura di Cristian Basile
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Egittoproteste

La Casa Bianca ha avvisato nella tarda serata di ieri, che la proposta di Mubarak, non è sufficiente per soddisfare le richieste del popolo egiziano e ha chiesto al Governo di questo paese "misure credibili e concrete verso una autentica democrazia" misure che, secondo Washington "non sono state ancora prese". Il comunicato emesso dalla presidenza nordamericana dopo una giornata di grande confusione, durante la quale sembrava dovessero arrivare da un momento all'altro le dimissioni di Mubarak, afferma che, dopo il discorso del presidente egiziano "non è chiaro ancora se la transizione sarà vera, immediata e sufficiente".

"Troppi egiziani si mostrano poco convinti che il governo parli seriamente circa una trasparente transizione democratica, ed è sua responsabilità parlare chiaramente con il popolo egiziano e con il mondo" ha dichiarato il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. "Questo non è stato quello che dissero sarebbe successo" ha affermato facendo intendere che probabilmente la diplomazia statunitense era stata informata anticipatamente della possibile rinuncia di Mubarak. Obama ha indicato che la transizione "deve mostrate immediatamente un cambio politico irreversibile" attraverso "un cammino negoziato verso la democrazia" che includa "l'opposizione e la società civile" e sottolineando che "lo stato d'emergenza in Egitto (in vigore dal 1981, ndr) deve terminare il prima possibile". La Casa Bianca ha emesso il comunicato dopo l'annuncio di ieri sera di Mubarak, nella quale il dittatore egiziano ha detto che resterà al potere fino a settembre.

Intanto al Cairo continuano le proteste e decine di migliaia di manifestanti concentrati a piazza Tahir continuano a gridare la propria delusione per le mancate dimissioni del presidente egiziano, alzando le scarpe al cielo in segno di disprezzo e chiedendo all'esercito di accompagnarli al palazzo presidenziale. Esercito che ieri sera ha affermato, in un comunicato televisivo, il suo appoggio "alle legittime richieste del popolo" e che "sta studiando le misure" per salvaguardare gli interessi del paese. Sull'Egitto, dunque, continua a regnare incontrastata la confusione seppure c'è la sensazione che una svolta sia vicina. E non è detto che sia positiva.

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