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Ryanair cambia di nuovo tariffe sui bagagli: “Pratica scorretta, intervenga Antitrust”

Associazioni dei consumatori fanno sapere che per portare a bordo di un volo Ryanair un bagaglio fino a 10 kg bisogna acquistare obbligatoriamente anche l’imbarco prioritario (da 6 a 12 euro). Altroconsumo: “Le continue modifiche alle policy dei bagagli di Ryanair costituiscono una grave pratica commerciale scorretta e generano molta confusione nel consumatore”.
A cura di Susanna Picone
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“Non è facile per i consumatori orientarsi nella giungla tariffaria creata dalla compagnia irlandese”: a denunciarlo, facendo riferimento a Ryanair, è Federconsumatori, che dà notizia delle nuove regole e tariffe della compagnia aerea low cost sui bagagli. Tariffe di nuovo modificate che rischiano di creare confusione tra i passeggeri oltre a spese impreviste. “Le continue modifiche alle policy dei bagagli di Ryanair costituiscono una grave pratica commerciale scorretta e generano molta confusione nel consumatore che fatica a orientarsi nella giungla tariffaria creata dalla compagnia”, il parere di Altroconsumo. Attualmente le regole di Ryanair prevedono quanto segue: con la tariffa “basic” il passeggero può portare in cabina solo una piccola borsa delle dimensioni massime di 40x20x25 cm. Per aggiungere, al momento della prenotazione, l’opzione che include un secondo bagaglio a mano (grande al massimo 55x40x20 cm e con peso fino a 10 kg) e l’imbarco prioritario il costo varia da 6 a 12 euro. Per poter portare a bordo anche il secondo bagaglio il passeggero deve, al momento della prenotazione del volo, acquistare anche l’imbarco prioritario. Ryanair obbliga insomma i viaggiatori a pagare per entrambi i servizi (imbarco prioritario e secondo bagaglio a mano). Nel caso in cui il biglietto non includa l’opzione  per il secondo bagaglio e il passeggero voglia acquistarla direttamente in aeroporto il prezzo arriva a 20 euro per l’acquisto al banco deposito bagagli e a 25 euro per l’acquisto al gate di imbarco.

La richiesta: "Intervenga l'Antitrust" – “La battaglia di Altroconsumo contro la variazione della policy sui bagagli è partita – ricorda l'associazione in una nota – a settembre 2018 quando l’Organizzazione ha segnalato all’Antitrust la pratica commerciale scorretta di richiedere un supplemento di prezzo per il trasporto a bordo dei bagagli. A febbraio 2019 l’Autorità ha comminato una sanzione per 3 milioni di euro a Ryanair poi sospesa dal Tar. La prossima udienza è fissata per il 2 ottobre. Mentre si attende la decisione del TAR, Ryanair ha cambiato ancora una volta la policy sui bagagli creando disagio e confusione tra i viaggiatori”. Secondo Altroconsumo il viaggiatore non riesce a conoscere in anticipo il costo finale del biglietto, poiché il prezzo variabile del supplemento non può essere definito prima dell'acquisto: “Chiediamo quindi ad Antitrust di intervenire nuovamente, far cessare la condotta scorretta e restituire trasparenza ai consumatori”.

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