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Piccoli produttori di frutta bio sfidano la grande distribuzione: “Davide contro Golia”

Davide contro Golia. È la sfida che alcuni piccoli produttori di frutta e verdura biologica lanciano contro la grande distribuzione organizzata, fatta di mercati ortofrutticoli e supermercati. Una piccola impresa ideata da due coppie di fratelli, Carlo e Sergio Barchitta e Rocco e Davide Milluzzo, tutt’e quattro tra i trenta e quarant’anni, si trova nelle campagne di Lentini (in provincia di Siracusa), alle porte di Scordia (che invece è in provincia di Catania) dove sono cresciuti, hanno deciso di costruire una comunità di piccoli produttori rispettosi dell’ambiente e della natura. Il prossimo passo sarà la consegna a domicilio, mentre adesso sono entrati a fare parte della rete di Cortilia, il mercato agricolo online con base in Lombardia.
A cura di Luisa Santangelo
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"A noi non interessa avere cento ettari. Per noi è più importante lavorare con venti produttori che abbiano cinque ettari ciascuno". Carlo Barchitta di mestiere fa il buyer: compra frutta e verdura per grosse aziende. Dopo quattro anni di lavoro in Olanda, ha preso un biglietto aereo ed è tornato in Sicilia, a Scordia, per dedicarsi a un sogno inseguito a lungo con suo fratello e con due amici (fratelli a loro volta): lavorare insieme la terra.

Carlo e Sergio Barchitta e Rocco e Daniele Milluzzo hanno fondato, così, Teloportobio. Più che un'azienda "una comunità di produttori: tutti abbiamo deciso di rispettare l'ambiente e di coltivare i nostri prodotti in modo sostenibile". Reagendo, così, al monopolio dei "nuovi latifondisti, le grosse aziende che comprano i terreni abbandonati dai giovani – interviene Daniele Milluzzo, biologo e, di professione, docente di Matematica alle scuole medie – Ci sono tantissimi ragazzi che se ne vanno e lasciano le terre di famiglia. I grandi arrivano, comprano e costruiscono imperi. Ma se ci sono solo grandi aziende, qualunque territorio perde la sua autonomia".

La risposta, per i fondatori di Teloportobio, è costruire una squadra: sotto allo stesso cappello, tante realtà produttive diverse, dislocate in varie zone della Sicilia. Arance e melograni a Paternò, prodotti orticoli e limoni nel Siracusano, "e noi che facciamo agrumi e albicocche", commenta Rocco Milluzzo, agronomo, tornato in Sicilia dopo avere prestato per anni alla Calabria la sua professionalità. "Io lavoro in queste terre, in queste che sto calpestando adesso, da quando avevo due anni – spiega Rocco, e quasi si commuove – Abbandonarle mi sembrava un peccato". "Io qui ci sono cresciuto – aggiunge Carlo – E vorrei che anche i miei figli potessero fare lo stesso. Per questo vogliamo impegnarci oggi, insieme".

L'idea di Sergio Barchitta, laureato in Filosofia e gestore di bed & breakfast a Catania, è diventata realtà anni fa, ma durante l'emergenza coronavirus ha preso una inaspettata accelerazione. Così è partita una collaborazione con Cortilia, uno dei più noti mercati biologici online. Il prossimo passo sarà cominciare a consegnare frutta e verdura porta a porta. Prima in tutta la Sicilia e poi in tutt'Italia. "Noi adottiamo la stessa strategia della grande distribuzione organizzata, cioè di Golia, ma agiamo come Davide". Il sogno è restare Davide e convincere tanti altri giovani siciliani a fare lo stesso.

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