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Pagamento Reddito di Cittadinanza ad aprile 2023, data ricarica Inps e ultime novità

Il pagamento del Reddito di Cittadinanza di questo mese partirà il giorno 27 aprile per coloro che già usufruiscono del sussidio. La data del pagamento per i neopercettori era fissata al 15 aprile. Ecco le novità e come potrebbe cambiare l’Rdc con l’attivazione della Garanzia per l’Inclusione.
A cura di Daniela Brucalossi
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La mensilità di aprile 2023 del Reddito di Cittadinanza ha cominicato a essere erogata ai neopercettori, ovvero a coloro che lo ricevono per la prima volta, a partire dal 15 aprile.  Coloro, invece, che lo hanno ricevuto almeno una volta o lo stanno aspettando dopo la richiesta di rinnovo, vedranno l'accredito il prossimo 27 aprile.

L'importo base previsto per aprile è quello usuale: non può superare i 780 euro mensili, moltiplicati per la scala di equivalenza prevista e ridotti per il valore del reddito familiare. Queste regole però si manterranno solo fino a fine anno, quando, come annunciato dal governo Meloni, la misura sarà riformata. Secondo le prime bozze, dovrebbe essere divisa in due, la Garanzia per l'inclusione per chi non può lavorare e la Garanzia per l'attivazione lavorativa per gli occupabili. Verranno cambiati anche gli importi e i requisiti Isee per accedervi. Vediamo come potrebbe funzionare.

Pagamento Reddito di Cittadinanza ad aprile 2023, date in calendario

Il Reddito di Cittadinanza di questo mese viene erogato in due diverse tranche:

  • dal 15 aprile a coloro che ne beneficiano per la prima volta;
  • dal 27 aprile a coloro che hanno ricevuto già una mensilità o hanno avuto risposta positiva alla richiesta di rinnovo dopo 18 mesi.

Gli importi del Reddito di Cittadinanza ad aprile 2023

Per quanto riguarda il 2023, il Reddito di Cittadinanza dovrebbe rimanere immutato.  Secondo quanto stabilito dal decreto attuativo del 2019, il beneficio economico si compone di due parti:

  • una integra il reddito familiare fino alla soglia di 6mila euro annui, poi moltiplicati per una scala di equivalenza (7.560 euro per la Pensione di cittadinanza),
  • l’altra, destinata solo a chi è in affitto, incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro annui (1.800 euro per la Pensione di cittadinanza); è prevista anche una integrazione per famiglie proprietarie della casa di abitazione, laddove sia stato acceso un mutuo: in questo caso l’integrazione, pari al massimo alla rata del mutuo, non può superare 1.800 euro annui;

L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili), moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti per il valore del reddito familiare.

La scala di equivalenza equivale a 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è aumentata di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1, elevato a 2,2 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza. Bisogna tenere conto, inoltre, che la percezione di altri trattamenti assistenziali o redditi rilevati nell'Isee porta all'abbassamento dell'importo.

Come controllare il saldo su carta Rdc

Per controllare il saldo della carta Rdc di Poste Italiane ci sono diverse modalità:

  • accedendo con SPID all'area riservata del sito ufficiale del Reddito di Cittadinanza;
  • inserendo la carta in un ATM Postamat e digitando il PIN;
  • chiamando il numero verde 800 666 888, messo a disposizione appositamente per verificare il pagamento dell'RDC;
  • contattando Poste Italiane o INPS.

Le ultime novità sul nuovo Reddito di Cittadinanza: cosa cambia e da quando

Il Reddito di Cittadinanza così come lo conosciamo ha ancora pochi mesi di vita. Secondo alcune bozze di decreto circolate negli ultimi giorni, dal 1° gennaio 2024 si dovrebbe trasformare in Garanzia per l'Inclusione (Gil). Addio quindi al nome Misura d'inclusione attiva (Mia), che era stato preannunciato nei primi mesi di quest'anno,  anche se le regole rimangono pressoché le stesse.

La nuova misura pensata dal governo Meloni sarà destinata esclusivamente ai cosiddetti "non occupabili", ovvero quei soggetti dai 18 ai 59 anni appartenenti a un nucleo familiare che comprende persone con disabilità, over 60 a cui è stato riconosciuto l'assegno per l'invalidità civile, minori o disabili.  Funzionerà in questo modo:

  • la soglia massima di Isee per accedere si abbasserà a 7.200 euro rispetto ai 9.360 attuali;
  • l'importo massimo base sarà di 500 euro al mese, da moltiplicare con una serie di coefficienti: per 0,4 per ogni persona disabile o over 60, per 0,15 se ci sono figli di età inferiore ai 3 anni, per 0,10 per gli altri figli. La quota aggiuntiva ottenuta va a sommarsi alla base dell'assegno;
  • sarà erogata pper 18 mesi consecutivi, per poi essere sospesa almeno un mese prima di poter ripartire;
  • prevederà anche l'erogazione di 3.360 euro annui ai nuclei che sono in affitto.

Completamente diversa la misura pensata dal governo per gli occupabili, ovvero quei soggetti dai 18 ai 59 anni appartenenti a un nucleo familiare che non comprende persone con disabilità, over 60 a cui è stato riconosciuto l'assegno per l'invalidità civile, minori o disabili.  Si dovrebbe chiamare Garanzia per l'attivazione lavorativa. In questo caso:

  • la soglia massima di Isee familiare per accedervi sarebbe 6mila euro;
  • l'importo massimo base dell'assegno che si dovrebbe ricevere dovrebbe essere di 350 euro e un eventuale secondo membro della stessa famiglia che dovesse chiederlo ne riceverebbe solo la metà;
  • dovrebbe essere erogata per un massimo di 12 mesi non rinnovabili.
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