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Occupazione, crollo indipendenti e precari: da inizio anno persi quasi 500mila posti di lavoro

La crisi economica raccontata dai dati dell’Istat: quasi 500mila occupati in meno in Italia in un anno. Sono 473mila i posti di lavoro persi da ottobre 2019 a ottobre 2020, 154mila autonomi e 319mila dipendenti. Rispetto al mese precedente la situazione è stabile, ma la disoccupazione è quasi al 10%, quella giovanile, invece, ha superato il 30%.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Nella crisi economica i posti di lavoro sembrano svanire nel nulla. Ne sono stati persi quasi 500mila dall'inizio dell'anno. Gli occupati sono esattamente 473mila in meno rispetto ad ottobre 2019, spiega l'Istat. Nel trimestre aumentano anche le persone in cerca di occupazione, 120mila in più, mentre gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono 289mila in meno, ma la ripresa è dovuta all'uscita dal lockdown primaverile. Il crollo dell'ultimo anno coinvolge uomini e donne di qualsiasi età, dipendenti (319mila) e autonomi (154mila), con l'unica eccezione degli occupati over 50, che invece crescono di 45mila unità per effetto della componente demografica. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di un punto.

Le ore pro capite lavorate nel mese di ottobre 2020, calcolate sul complesso degli occupati, sono 35, una diminuzione netta rispetto allo stesso mese del 2019: 0,8 ore in meno. Nell'arco di un anno sono aumentate sia le persone in cerca di lavoro, 43mila in più, sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni, 257mila in più. "Dopo la crescita di luglio e agosto e la sostanziale stabilità di settembre, a ottobre l'occupazione scende lievemente", scrive l'Istat nella nota. Dati tragicamente stabili: "Rispetto a febbraio 2020, l'occupazione è ancora inferiore di oltre 420mila unità" e non solo. "Rimane più elevato sia il numero dei disoccupati, di circa 80mila unità, sia quello degli inattivi, di quasi 230mila".

Lo scarto tra settembre e ottobre, infatti, è minimo. Il numero di occupati è diminuito leggermente rispetto al mese precedente, in più aumentano i disoccupati, ma calano gli inattivi. La flessione dell'occupazione viene considerata marginale, 13mila persone in meno. A livello generale il tasso di occupazione resta stabile al 58%. Aumentano gli uomini e under 50 che cercano lavoro, sono 11mila in più, diminuiscono donne e over 50. Tasso di disoccupazione al 9,8%, tra i giovani sale ancora e supera la soglia dei 30 punti: è al 30,3% (+0,6%).  L'aumento del numero di persone in cerca di lavoro(+0,4%, pari a +11mila unità) coinvolge gli uomini e gli under 50, mentre tra le donne e gli ultra 50enni si osserva una leggera diminuzione. Il tasso di disoccupazione è stabile al 9,8%e tra i giovani sale al 30,3% (+0,6 punti).

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