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Lavoro, incentivi sui contributi e per i contratti a termine: il piano di Gualtieri per il rilancio

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, parla degli strumenti che dovrebbero essere adottati per rilanciare l’occupazione e si sofferma in particolare su due ipotesi: da una parte incentivi contributivi per riprendere a lavorare, dall’altra l’estensione della misura che elimina l’obbligo di causale per il rinnovo dei contratti a termine.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, annuncia quelle che potrebbero essere le linee da seguire per l’azione del governo nelle prossime settimane per fronteggiare la crisi che ha seguito l’epidemia di Coronavirus. Intervenendo in un panel virtuale del Festival dell’economia, Gualtieri indica la linea: “Valuteremo sulla scadenza a settembre della moratoria fiscale sui prestiti, se sarà necessaria una rimodulazione di questa scadenza”. Poi passa al tema dell’occupazione: secondo il ministro dell’Economia il governo dovrà “valutare se introdurre incentivi a riprendere a lavorare, magari collegati a vincoli di non licenziamento, sul versante contributivo”. Gualtieri prosegue: “Stiamo ragionando su ipotesi, ma aiutare questo processo accompagnandolo con meccanismi di  sostegno sul piano contributivo collegati a vincoli di non licenziamento per chi ne beneficia potrebbe essere uno strumento da utilizzare”.

Sul piano dell’occupazione c’è poi un altro aspetto che il ministro sottolinea, sostenendo che andrebbe analizzato durante la fase di conversione del decreto Rilancio: l’idea è quella di “estendere ulteriormente” il regime temporaneo con il quale è stato eliminato momentaneamente l’obbligo di causale per il rinnovo dei contratti a termine. Ancora, secondo Gualtieri si può “verificare l'ipotesi di incentivi sul fronte contributivo alle assunzioni a tempo indeterminato”.

Per il ministro non ci si può limitare a “prorogare indefinitivamente  la cassa integrazione per tutti e il blocco dei licenziamenti per tutti senza un punto di arrivo di questa cosa”. Misure giuste, secondo Gualtieri, ma che non possono essere rinnovate per sempre. Passando poi ai dati economici di questi mesi, il ministro spiega: “Abbiamo dei dati non negativi sul rimbalzo dell'economia: a maggio si è iniziato a ripartire. Aspettiamo i dati aggregati ma ci aspettiamo che a giugno prosegua un trend positivo. Sappiamo che complessivamente il bilancio dell'anno sarà negativo, c’è questo -8% che potrebbe anche essere rivista a ribasso ma ci attendiamo nella seconda parte dell'anno una ripresa significativa”. L’obiettivo è quello di “raddoppiare crescita media e potenziale” per allinearsi ai livelli Ue.

Gualtieri parla anche del Mes, ritenendolo un’opportunità “attraente” che il governo valuterà una volta che sarà definito in tutti i suoi aspetti dall'Ue. Infine si sofferma sul taglio del cuneo fiscale, ricordando che tra pochi giorni entrerà in vigore, “con un aumento delle buste paga per circa 14 milioni di lavoratori per effetto di una giusta misure del governo che sostiene il reddito dei lavoratori e la domanda aggregata”.

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