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L’Italia è il Paese Ue con più poveri: quasi 7 milioni

È quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2015. In generale sono poveri soprattutto i genitori single e gli adulti senza compagno.
A cura di Susanna Picone
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Italia maglia nera in Europa per numero di poveri. Siamo il Paese europeo, secondo quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2015, con il numero più elevato di persone che vivono in “gravi privazioni materiali”, definizione istituzionale per indicare, appunto, coloro che vivono in povertà. I dati Eurostat 2015 segnalano una discesa sensibile del numero di poveri in Europa, ma solo marginale nel nostro Paese. Secondo questi dati, lo scorso anno in Europa il tasso di povertà è sceso a 8,2 percento sul totale dei cittadini europei, dal 9 percento del 2014. In Europa in totale sono 41092 milioni i poveri. L'Italia, invece, è passata dall'11,6 percento all'11,5 percento, ovvero un totale di 6982 milioni di persone che vivono in conclamate condizioni di povertà.

Tasso di povertà più basso in Germania e Francia – Si tratta di persone, secondo l’Eurostat, che non possono affrontare una spesa inaspettata, non possono permettersi un pasto a base di carne ogni due giorni, né mantenere una casa. In generale sono poveri soprattutto i genitori single (17,3 percento del totale Ue) e gli adulti senza un compagno (11 percento). Per quanto riguarda altri Paesi europei più popolosi dell’Italia, il numero di persone che vivono in gravi privazioni materiali è ad esempio molto più basso in Germania, dove si contano 3974 milioni di poveri e dove il tasso è appena del 5 percento, e anche in Francia, dove i poveri sono 2824 milioni, con un tasso del 4,5 percento.

 

Rapporto Unicef su diseguaglianze – L’Italia non se la cava tanto bene neppure secondo l’Unicef, che ha presentato un rapporto su 41 paesi dell’Ue e dell’Ocse in cui analizza la disuguaglianza in termini di reddito, istruzione, salute e soddisfazione nei confronti della vita. Sul divario reddituale relativo l’Italia è al 35esimo posto su 41 Paesi, sul divario nei risultati scolastici è al 22esimo posto su 37, nell'ambito della salute è al 28esimo posto su 35, sulla disuguaglianza in termini di soddisfazione è al 22esimo posto su 35 Paesi. La posizione media dell’Italia per tutte le dimensioni relative alla disuguaglianza è 32esima su 35 paesi Ue/Ocse. I dati si riferiscono all'anno 2013.

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