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Dall’1 marzo addio ai vecchi Pin per accedere ai servizi della Pa: servirà Spid

Cambiano le modalità per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione: dal primo marzo non sarà più possibile, per i privati cittadini, accedere attraverso le vecchie credenziali e i precedenti Pin utilizzati in passato. Sarà necessario ricorrere a Spid o, in alternativa, alla Carta d’identità elettronica o alla Carta nazionale dei servizi. Per i servizi di Agenzia delle Entrate scadranno presto anche le credenziali Fisconline.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dal primo marzo l’identità digitale diventerà sempre più centrale. Lo Spid, insieme alla Carta d’identità elettronica e alla Carta nazionale dei servizi, resterà l’unica possibilità di acceso ai servizi digitali della pubblica amministrazione centrale e locale. Vale a dire che non ci saranno altre credenziali per accedere a decine di servizi online per i cittadini. Non solo, perché tramite Spid i comuni potranno rilasciare certificati da remoto e fornire anche altri servizi inediti: alcune operazioni finora possibili solo di persona, recandosi all’ufficio competente, potranno ora essere completate integralmente online. È stato il decreto Semplificazioni a prevedere che dal primo marzo tutti i siti della pubblica amministrazione debbano consentire l’accesso ai cittadini privati solamente attraverso l’identità digitale.

Addio a credenziali Fisconline per Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ricorda, attraverso una comunicazione, questa scadenza: dal primo marzo per accedere ai servizi telematici non sarà più possibile ottenere le credenziali di Fisconline, quelle necessarie per l’utilizzo dei servizi online dell’Agenzia. Inoltre chi ha già le credenziali Fisconline presto ne rimarrà sprovvisto: verranno infatti dismesse le vecchie credenziali. La novità riguarda solamente i contribuenti privati, mentre per professionisti e imprese ci sarà la possibilità di continuare a utilizzare le vecchie credenziali o, anche, di richiederne di nuove: per loro i tempi del passaggio saranno più lunghi.

Gli strumenti per accedere ai servizi della Pa

L’accesso ai servizi della Pa si baserà quindi su Spid, l’identità digitale che può essere richiesta attraverso uno dei nove gestori attualmente autorizzati. Per avere Spid è necessario essere maggiorenni e si deve fornire un indirizzo mail, un numero di cellulare, un documento d’identità valido e una tessera sanitaria con codice fiscale. Restano le possibilità di ricorrere alla Carta d’identità elettronica e alla Carta nazionale dei servizi per accedere agli stessi portali della Pa. Le credenziali già rilasciate dai vari enti resteranno attive fino alla data della loro scadenza e comunque non oltre il termine del 30 settembre.

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