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Covid 19

Come stanno davvero le cose sui finanziamenti di Italia e Germania contro il coronavirus

Tra la Lega e il Movimento Cinque Stelle è polemica sulle risorse stanziate dai vari Stati europei contro l’emergenza coronavirus. Mentre il Carroccio accusa il governo di non mettere in campo abbastanza soldi, confrontando i 25 miliardi del Cura Italia con i 550 miliardi stanziati da Berlino, il M5s sottolinea come si tratti di due voci completamente diverse. Ma facciamo chiarezza.
A cura di Annalisa Girardi
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L'emergenza del coronavirus non terminerà nel giro di qualche settimana. E l'impatto sull'economia, quella italiana così come quella dell'intera Eurozona, non si risolverà a breve termine: ragion per cui la Banca centrale europea ha appena annunciato un'iniezione di liquidità da 750 miliardi di euro e gli Stati dell'Unione europea stanno mettendo in campo imponenti misure a sostegno delle economie nazionali. Ma anche in questi giorni di emergenza è polemica sui numeri. 

Alcuni giorni fa la pagina Facebook ufficiale della Lega – Salvini Premier ha pubblicato un'immagine in cui si vedono messe a confronto le risorse stanziate da vari Paesi per combattere la crisi. Dai 550 miliardi messi a disposizioni dalla Germania ai 25 miliardi del decreto Cura Italia. "Ecco le risorse che i principali Paesi stanzieranno per combattere la crisi: trova la differenza!", ha scritto il profilo del Carroccio, accusando nuovamente il governo di non fare abbastanza contro la crisi economica generata dall'emergenza coronavirus.

Non è la prima volta che la Lega attacca l'esecutivo sull'argomento: il leader Matteo Salvini nelle ultime settimane ha più volte affermato che il governo di Giuseppe Conte stesse sottovalutando l'emergenza e di conseguenza non stesse utilizzando abbastanza risorse economiche per farvi fronte. E se in un primo momento pareva che l'opposizione avesse reagito in modo positivo allo stanziamento di 25 miliardi l'ultimo post della Lega, che sottolinea come la somma sia nulla in confronto alle forze messe a disposizione da Berlino, fa riemergere le polemiche.

Perché il paragone della Lega non funziona

Tuttavia, i numeri della Lega sono fuorvianti: infatti le due cifre corrispondono a risorse completamente diverse. I 25 miliardi di euro stanziati tramite il decreto Cura Italia infatti sono i soldi concretamente stanziati dallo Stato italiano e che il governo prevede di spendere nell'immediato futuro per far fronte all'emergenza. In altri termini, si tratta dell'indebitamento netto richiesto per finanziare il bilancio statale dell'anno corrente: si emetteranno cioè più titoli di Stato, aumentando il debito pubblico, per finanziare misure di sostegno economico contro il coronavirus.

I 550 miliardi tedeschi, invece, non sono soldi che il governo mette subito a bilancio. Non si tratta di spese che Berlino intende affrontare nell'immediato futuro per l'emergenza, ma è la liquidità messa a disposizione dalla Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW), la Banca pubblica di investimenti tedesca che potrebbe essere paragonabile alla Cassa depositi e prestiti italiana, anche se le due non hanno esattamente le stesse funzioni. Si tratta di una garanzia, non di un effettivo stanziamento: sono i soldi che la Germania è in grado di assicurare al proprio tessuto economico in questo periodo di emergenza, non quella concretamente messa in campo contro l'epidemia. Non ha quindi senso mettere a confronto le cifre. Da un lato abbiamo una garanzia di liquidità, mentre dall'altro una concreta voce di spesa nell'immediato futuro. Due cose completamente diverse.

La posizione del Movimento Cinque Stelle

L'inesattezza non è sfuggita al Movimento Cinque Stelle, che ha pubblicato sulla sua pagina un post in cui all'immagine condivisa dal profilo della Lega ne affianca un'altra, che mostra quelli che sarebbero i numeri reali secondo i pentastellati. Invece dei 25 miliardi troviamo un'altra cifra, quella di 350 miliardi. Secondo il M5s questa sarebbe la vera cifra corrispondente ai 550 miliardi tedeschi per l'Italia. Alessio Villarosa, sottosegretario all’Economia e alle Finanze, scrive nel Blog delle Stelle:

In questo momento di vera emergenza, c’è qualcuno che si diverte a fare cattiva politica e disinformazione, nonostante il periodo difficile che stiamo tutti vivendo. In momenti simili, raccontare informazioni false è pericoloso e, direi anche, immorale e rischia solo di creare ansia e panico tra i cittadini. L’accusa mossa al Governo italiano è quella di aver stanziato per il Coronavirus “solo” 25 miliardi mentre secondo alcuni geni incompresi la Germania avrebbe stanziato 550 miliardi. Fesseria enorme!!!

Leggendo attentamente le pochissime informazioni divulgate, si evince che non c’è uno stanziamento, ma solo “possibili 550 miliardi” di “prestiti” alle imprese. Garantire 550 miliardi di prestiti non significa stanziare 550 miliardi ma produrre, potenzialmente, 550 miliardi di finanziamento. Questo – lo spieghiamo agli economisti da spiaggia – deriva dall’effetto leva, sul sistema finanziario, delle agevolazioni concesse dal Governo come – ad esempio – incentivi in conto capitale o interessi, oppure a titolo di garanzia.
Quindi ci sono miliardi investiti e ci sono poi i miliardi generati dall’effetto leva degli investimenti. Molto semplice.

Nel decreto Cura Italia abbiamo stanziato 25 miliardi di cui 15 per operazioni anche cumulative (Fondo PMI, Fondo Cassai Depositi e Prestiti, Fondo garanzia mutui, etc ). Grazie all’effetto leva riusciremo a produrre un piano complessivo di finanziamenti fino a circa 350 miliardi euro. Questo è il bazooka di cui parlano gli altri Paesi, non esistono 550 miliardi “stanziati”, bensì 550 miliardi di potenziali finanziamenti ed effetti.

E infine, diciamo anche una cosa: i miliardi messi a disposizione dal Governo Italiano sono ad oggi le uniche risorse, in Europa, tradotte immediatamente in realtà, ma soprattutto le più ampie in proporzione al PIL dei Paesi che hanno avviato questo tipo di intervento. La Germania investe 550 miliardi con un PIL di 3600 miliardi (15,2% del PIL); l’Italia 350 miliardi con un PIL di 1800 miliardi (19% del PIL) …fate voi le dovute valutazioni. Le chiacchiere stanno a zero e gli sciacalli sono davvero tanti.

Le questioni sollevate dal M5s sono due. Da un lato si sottolinea appunto come i 550 miliardi messi a disposizione da Berlino non siano effettive voci di spesa, ma una garanzia di prestito su cui potrebbero contare le imprese tedesche messe in difficoltà dall'epidemia: in questo senso l'Italia mette a disposizione 350 miliardi di euro. Una cifra che rappresenta i potenziali finanziamenti che si creeranno per effetto leva dopo l'iniezione di 25 miliardi nell'economia reale da parte del governo e che può quindi essere paragonata ai 550 miliardi della Germania.

Dall'altro lato si mette in evidenza che, se consideriamo queste somme, le risorse messe in campo da Roma sono maggiori di quelle stanziate da Berlino. Lo scorso anno il Pil tedesco è stato registrato a 3.436 miliardi di euro: 550 miliardi corrispondono più o meno al 16% del totale. In Italia invece nel 2019 il Pil è stato pari a 1.788 miliardi: in questo caso 350 miliardi corrispondono quasi al 20%, una percentuale quindi maggiore a quella dedicata all'emergenza coronavirus da parte della Germania.

Da dove arrivano i 350 miliardi di cui parla il M5s

I 350 miliardi non sono un'invenzione del sottosegretario Villarosa. Questa cifra è stata confermata sia dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che dal ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, nella conferenza stampa in cui è stato presentato il decreto Cura Italia. "Attiviamo flussi complessivi per 350 miliardi, questa è una manovra economica poderosa", ha detto Conte. E Gualtieri ha poi specificato: "Abbiamo una fortissima iniezione di liquidità nel sistema del credito, che può mobilitare circa 350 miliardi di euro di finanziamenti dell'economia reale".

Gualtieri ha parlato dell'effetto leva, citato anche nel post del M5s: "Con le risorse aggiuntive che noi stanziamo per il Fondo garanzia a sostegno della Cassa depositi e prestiti o dando una garanzia diretta al sistema bancario, noi consentiamo di sostenere circa 350 miliardi di finanziamenti, che è una cifra grosso modo equivalente, in percentuale di Pil a quella tedesca. Le modalità sono diverse ma l'effetto complessivo è analogo", ha spiegato il titolare del Mef.

Quest'ultima precisazione è fondamentale, in quanto anche i 350 miliardi non corrispondono esattamente alla cifra menzionata dal governo tedesco, come rimarcato dal M5s. Non si tratta di una disponibilità finanziaria assicurata, ma di una previsione di ulteriori finanziamenti, prodotti per effetto leva dalle prime risorse stanziate. E per quanto possa essere una stima più o meno realistica (secondo molti esperti, come ad esempio l'economista Andrea Terzi citato da Pagella Politica, la considerano una cifra plausibile) si tratta comunque di una previsione. Non una garanzia.

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