Btp Più 2025, in arrivo la nuova emissione il 17 febbraio: come funzionano e a chi convengono

Manca una settimana alla prima emissione di Btp Più, il titolo di Stato della durata di otto anni – con rendimento crescente grazie al meccanismo step up delle cedole – che dopo quattro anni dall'acquisto permette di ricevere un rimborso totale o anche solo parziale della somma investita. L'emissione partirà lunedì 17 febbraio e proseguirà fino alle ore 13 di venerdì 21 febbraio, mentre venerdì 14 febbraio verrà comunicato il rendimento minimo garantito. Ecco come funzionano i titoli, chi può comprarli, e per chi possono essere convenienti.
Come funzionano i Btp Più: durata, rimborso e rendimento
I Btp Più, proprio come i Btp Valore e altri titoli simili, sono titoli di Stato italiani che sono rivolti solamente ai piccoli investitori privati. Non possono acquistarli, quindi, i grandi fondi di investimento e gli altri enti che prendono parte alla borsa, ma solo cittadini e famiglie. Il taglio minimo previsto è di mille euro. Sarà possibile acquistarli da lunedì 17 febbraio fino alle ore 13 di venerdì 21 febbraio.
I Btp Più 2025 durano per otto anni, e in questo periodo chi li compra riceverà cedole trimestrali con il rendimento maturato. Il loro tasso di rendimento sarà crescente: più basso nei primi quattro anni, più alto nella seconda metà della durata.
L'aspetto più particolare dei Btp Più è che, a differenza di altri titoli, prevedono la possibilità di ottenere un rimborso. A metà della loro durata, dopo esattamente quattro anni, sarà possibile chiedere di riavere tutta la somma investita, o anche solo una parte. Potrà farlo solo chi ha comprato i titoli durante la prima emissione. Naturalmente in questo modo si perderà la possibilità di ottenere le cedole più alte nei successivi quattro anni.
Il tasso di rendimento e il codice Isin non si conoscono ancora. Il rendimento minimo sarà comunicato venerdì 14 febbraio, e quello definitivo venerdì 21 febbraio, dopo la chiusura dell'emissione. Il tasso definitivo, comunque, non potrà essere più basso di quello minimo, ma solo uguale o maggiore.
A chi conviene comprare Btp Più
Il Btp Più offre come principale vantaggio la possibilità di ottenere un rimborso dopo quattro anni. A differenza di quanto previsto per altri titoli simili lanciati in passato dal ministero dell'Economia, non ci sarà invece un ‘premio fedeltà' per chi si tiene il titolo per l'intera durata.
Se nei prossimi anni i tassi d'interesse continueranno a scendere, che è la direzione in cui ci si aspetta che vada la Banca centrale europea, chi compra il titolo potrebbe trovarsi tra qualche anno a incassare delle cedole piuttosto alte rispetto alle altre offerte dal mercato. Se invece, magari per effetto dei dazi imposti da Donald Trump, l'inflazione tornasse a salire e i tassi d'interesse anche, potrebbe essere conveniente ‘sbarazzarsi' dei Btp Più tra quattro anni per comprare altri titoli più redditizi.
Naturalmente per quanto riguarda i titoli di Stato di durata breve ci sono anche altre opzioni sul mercato – come i Btp Valore e i Btp Futura. Sta a ciascun investitore valutare attentamente le condizioni offerte, per capire se vale la pena di lanciarsi nell'acquisto oppure no. In generale, per tutti i guadagni ottenuto da un titolo si paga una tassa ridotta del 12,5%. E, da quest'anno, le somme investite nei titoli di Stato (fino a 50mila euro totali) sono escluse anche dal calcolo dell'Isee.