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Ecco chi sono i neofascisti italiani che combattevano nella guerra in Ucraina

Si tratta di ex militari, mercenari, appassionati di armi ed esaltati neofascisti. Sono questi i profili degli uomini arrestati per aver preso parte alla guerra in Ucraina a sostegno delle formazioni filorusse.
A cura di Davide Falcioni
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Antonio Cataldo
Antonio Cataldo

Esperti in tecniche di combattimento, ex ufficiali, esaltati neofascisti, reclutatori di mercenari. Sono i profili dei sei arrestati nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Genova sul reclutamento di combattenti da impiegare nella guerra in Ucraina. In manette sono finiti Antonio Cataldo, 33 anni, ex soldato dell'esercito italiano: avrebbe condotto corsi di addestramento dapprima in Libia, nel 2009 in Russia, poi in Kazakistan, e per finire a Panama, dove insegnerebbe tecniche militari in cambio di denaro. In carcere anche Vladimir Verbitchii, 25 anni, nato in Moldavia, ma residente a Parma. Il nome di battaglia che ha scelto per combattere a Donbass è "Parma". Si sarebbe addestrato come paracadutista in Emilia. Dietro le sbarre poi Olsi Krutani, 37 anni, sarebbe stato un ex sottufficiale dei paracadutisti russi: il suo sarebbe stato un incarico apicale politico-ideologico.

Daniele Carugati
Daniele Carugati

A piede libero ci sono tre persone, tutte al momento ancora irreperibili. Uno è Andrea Palmieri: tra i combattenti, ma anche gli skin di Lucca, è conosciuto come ‘Generalissimo'. Ed effettivamente, secondo gli inquirenti, Palmeri, capo ultrà della Lucchese, 38 anni, è un istruttore, un reclutatore di mercenari da inviare in Donbass a combattere con le truppe filorusse al confine con l'Ucraina. Gli inquirenti ne sono certi anche per il tono delle sue telefonate. "Mandamelo – dice Palmeri a un suo interlocutore – che me lo aggrego qua". Il 38enne un anno fa era stato assolto dalla Cassazione, per intervenuta prescrizione, nell'ambito del processo Bulldog sulle violenze della gang di ultrà. Gli ermellini avevano annullato per lui la condanna a cinque anni e mezzo. Per Palmeri il sostituto procuratore Federico Manotti ha chiesto e ottenuto l'arresto.

Andrea Palmieri
Andrea Palmieri

Polizia e carabinieri sono inoltre sulle tracce di Gabriele Carugati, detto "Arcangelo", ex addetto alla sicurezza di un centro commerciale in Lombardia. E' figlio di Silvana Marin, ex dirigente della Lega a Cairate (Varese). Per finire c'è Massimiliano Cavalleri, detto "Spartaco", nato a Brescia. Si dichiara apertamente neo fascista. In una intervista aveva dichiarato che ogni volta che sparava a un soldato ucraino immaginava di colpire uno dei politici di Bruxelles. Cavalleri è stato ferito due volte in combattimento, nel 2015 e nel 2017, ma non in modo grave.

Massimiliano Cavalleri
Massimiliano Cavalleri
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