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Delrio: “Faremo legge su conflitto di interessi, no a patrimoniale”

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ospite della Annunziata, spiega: “Vogliamo andare in Europa e dire che non siamo più il Paese che annuncia le riforme ma il Paese che le fa”.
A cura di Redazione
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Primo impegno di fronte alle telecamere per Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del Governo Renzi e reduce da una mattinata di lavoro con il neo premier: ad attenderlo, nel salotto della trasmissione di RaiTre in Mezz'Ora, Lucia Annunziata. Il fedelissimo di Matteo Renzi fa subito capire di essere soddisfatto del lavoro svolto per la formazione del nuovo esecutivo: "Abbiamo messo in campo una squadra seria, persone che daranno un contributo importante nel merito delle questioni. Non vi è stata alcuna concertazione, né ingerenza". E sulla questione Gratteri spiega: "Gratteri era in corsa, eravamo molto determinati sulla scelta di Gratteri, ma c'era problema molto serio che non avevamo valutato, una grossa ingenuità. Il fatto che un magistrato non vada al ministero della Giustizia è una regola che è impossibile da eludere".

C'è poi ovviamente spazio per una riflessione nel merito dei provvedimenti che il Governo intenderà prendere, a cominciare dalla necessità di non sforare il tetto del 3% e di cercare di ampliare il taglio del cuneo fiscale solo abbozzato dal Governo Letta. Delrio spiega che è aperta la riflessione sulla questione della tassazione delle rendite finanziarie: "Una parte di tali rendite non viene tassata come in altre parti d'Europa, si può valutare un intervento in questo senso per reperire maggiori risorse". Semaforo rosso invece per la possibilità di una nuova patrimoniale: "Non la faremo. L'Imu fu una patrimoniale a tutti gli effetti, il governo Monti la introdusse perché Paese aveva bisogno di sistemare i conti".

C'è invece per Delrio la necessità di intervenire su una questione aperta ormai da decenni: "Faremo una legge sul conflitto d'interessi, il Paese la merita". Infine un passaggio sulla dichiarazione di Bersani, che darà la fiducia a Renzi: "È una persona molto saggia, che capisce che il bene del Paese viene prima degli interessi personali. Ero sicuro della sua scelta".

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