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Delitto Rosboch, per i giudici c’è “concorso morale” della madre di Gabriele nell’omicidio

Secondo il Tribunale del Riesame nel comportamento di Caterina Abbatista ci sarebbe stata “consapevolezza e partecipazione”, almeno per tutta la parte della vicenda relativa alla frode ai danni della professoressa. La madre sarebbe stata sempre vicino al figlio, nei vari raggiri messi in atto da questo per sbarcare il lunario. Defilippi era disoccupato e spendeva tantissimi soldi in droga, vestiti, discoteche. Per mantenere questo tenore di vita Abbatista sarebbe stata “complice”.
A cura di C. T.
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"Concorso morale". Con questa motvazione i giudici del Riesame di Torino hanno deciso di negare la scarcerazione a Caterina Abbatista, la madre di Gabriele Defilippi, accusato di aver truffato e ucciso Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte strangolata e gettata in una cisterna di Rivara lo scorso 13 gennaio. Secondo il Tribunale, nel comportamento di Caterina Abbatista ci sarebbe stata "consapevolezza e partecipazione", almeno per tutta la parte della vicenda relativa alla frode ai danni della professoressa. Un ruolo, quello della madre, che la procura definisce importante. Quando il ragazzo era sparito dopo aver preso i soldi, la donna aveva contattato Gloria Rosboch cercando di convincerla a ritirare la querela contro il figlio.

Poi ci sono i dati del cellulare di Caterina Abbatista, che si aggancia nella serata del 13 gennaio – il giorno dell'omicidio – alla cella di Montalenghe, molto distante dall’ospedale di Ivrea, il suo luogo di lavoro dove avrebbe dovuto trovarsi; e quella risposta troppo sicura data a un'amica che la avvertiva della sparizione della professoressa. Alla domanda se il figlio sapesse dove si trovi la donna, Abbatista ha risposto solo "Lui è via". Per gli inquirenti questo è un segno che Caterina volesse a priori coprire Defilippi, conoscendo i suoi propositi.

Secondo quanto ricostruito, la madre sarebbe stata sempre vicino al figlio, nei vari raggiri messi in atto da questo per sbarcare il lunario. Defilippi era disoccupato e spendeva tantissimi soldi in droga, vestiti, discoteche. Per mantenere questo tenore di vita Abbatista sarebbe stata "complice" del figlio: un' "intesa anomala" volta a raggirare persone facoltose al fine di riuscire ad ottenere i soldi necessari. In questo quadro rientrerebbe anche la vicenda riguardante Marzia Lachello, la maestra di Ceresole nota per aver partecipato come ospite a una puntata di quest'edizione del Festival di Sanremo. Il ventiduenne e la madre l'avrebbero avvicinata per provare a impossessarsi dei soldi del nonno di lei, imprenditore. Nonostante la donna continui a negare di aver avuto una relazione con Defilippi, la procura sostiene che addirittura sarebbe andata a convivere con quest'ultimo e Caterina Abbatista. Stesso copione anche nel caso del rapporto tra la donna e l’ingegner Valerio Miot, storia che si è interrotta dopo la consegna dell'uomo di ventimila euro a Caterina; e dell'ultimo convivente, Silvio Chiappino, che aveva intestato una villetta da circa 200 mila euro a Defilippi.

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