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Delitti di Ancona, il 18enne Antonio Tagliata beve candeggina in carcere

Il ragazzo accusato di aver ucciso i genitori della fidanzatina 16enne è rinchiuso nel carcere di Ascoli: lì ha ingerito della candeggina. Ai familiari ha detto: “Una voce mi ha detto di farlo”.
A cura di Susanna Picone
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Antonio Tagliata, il ragazzo di 18 anni arrestato per il duplice omicidio di Ancona di Fabio Giacconi e Roberta Pierini, i genitori della sua fidanzatina 16enne, ha bevuto candeggina nel carcere di Ascoli, dove è rinchiuso. È stato lui stesso a raccontare ai familiari il suo gesto. Il ragazzo ha ingerito martedì scorso della candeggina, quella in dotazione ai detenuti per la pulizia delle celle, ed è stato portato per accertamenti in ospedale e poi ricondotto in cella. “Una voce mi ha detto di farlo”, avrebbe raccontato il ragazzo ai genitori per spiegare il tentativo di suicidio, secondo quanto ha reso noto l’avvocato Luca Bartolini. Da giorni Tagliata, che si trova nella sezione protetti del carcere di Ascoli, dice di sentire “delle voci in testa”. L’episodio della candeggina è stato confermato anche dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria secondo cui il detenuto avrebbe comunque ingerito una minima quantità di prodotto, che aveva un basso principio attivo, tanto che non è stato necessario neppure il ricovero in ospedale.

I delitti lo scorso novembre ad Ancona – Antonio Tagliata è stato arrestato lo scorso novembre, poche ore dopo aver sparato in casa dei genitori della sua fidanzatina di 16 anni, anche lei finita dietro le sbarre in un istituto di pena minorile. La mamma dell’adolescente, Roberta Pierini, morì subito mentre il papà Fabio Giacconi si è spento nella rianimazione dell’ospedale di Ancona settimane dopo la tragedia. Secondo quanto hanno raccontato i due fidanzatini, le vittime si opponevano alla loro storia d’amore. Tagliata e la fidanzata 16enne erano arrivati insieme nell'appartamento di via Crivelli 9 ad Ancona: lei gli aveva aperto la porta di casa e aveva assistito alla sparatoria, andando via poi con lui. Il 18enne ha ammesso fin da subito di aver colpito i genitori della fidanzata affermando però che era stata lei a dirgli di sparare. Circostanza negata dalla ragazza secondo cui entrambi volevano solo un chiarimento con i genitori.

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