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Dalla Bce arrivano 500 miliardi per le banche. E lo spread va giù

L’ Eurotower presterà 500 miliardi di euro alle banche europee per far fronte alla “stretta del credito”. Ottimismo da parte dei mercati finanziari: spread giù a 447 punti, positive le principali borse europee.
A cura di Alfonso Biondi
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Presidente della Bce

Inizia bene la giornata sui mercati finanziari: lo spread torna a scendere, le borse a salire. Gli investitori mostrano così di apprezzare la maxi-operazione di finanziamento alle banche del Vecchio Continente annunciata dalla Banca Centrale europea: l'Eurotower ha infatti deciso di contrastare il fenomeno del "credit crunch"- la stretta del credito che colpisce famiglie e imprese- concedendo alle banche europee prestiti illimitati a 3 anni con un tasso dell1%.

Si tratta di un investimento il cui ammontare complessivo è stato inizialmente quantificato in 300 miliardi di euro; secondo alcuni analisti, però, il fondo potrebbe anche essere portato a 500 miliardi. L'impressione è che parte di questi quattrini possa essere stanziata per acquistare titoli di Stato dei Paesi periferici. Decisamente soddisfatto del provvedimento Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, che si è detto certo di un ricorso massiccio delle banche europee al fondo; Unicredit, ha promesso, utilizzerà quei soldi a beneficio della clientela.

Spread in calo a 477 punti, Piazza Affari + 0,8%

E, nell'attesa che la Bce formalizzi il provvedimento, lo spread va giù. Il differenziale di rendimento tra i nostri Btp e i Bund tedeschi si attesta a 447 punti, col nostro decennale al 6,45% e con i buoni a 2 anni al 4,7%. Una bella boccata di ossigeno. Molto bene anche le principali borse europee: Francoforte guadagna l'1,2%, Parigi l'1%,  Londra lo 0,7%. Il trend positivo colpisce anche Piazza Affari, al momento in rialzo dello 0,8%. Ad alimentare l'ottimismo degli investitori hanno anche contribuito gli indicatori riguardanti l'andamento del settore immobiliare negli Stati Uniti e le richieste di ricapitalizzazione delle banche americane alla Federal Reserve, meno onerose di quanto ci si aspettava. L'euro, infine, guadagna qualcosina nei confronti del dollaro e passa di mano a 1,311.

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