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D’Alema: “Mi candido se me lo chiede il partito”

Dopo Veltroni anche D’Alema pensa all’addio, ma se lo chiede il Pd sarebbe anche pronto a tornare a Montecitorio.
A cura di Redazione
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D'Alema: "Mi candido se me lo chiede il partito"

Dopo l'addio di Veltroni il Pd dovrà fare a meno anche di D'Alema? Non sono pochi quelli tra i Democratici che gradirebbero un addio al Parlamento anche da parte dell'ex Premier, a cominciare da Matteo Renzi che con l'onorevole ha battibeccati a lungo negli ultimi giorni. Le parole di Massimo D'Alema sembrano  confermare questo nuovo corso del centrosinistra, "la mia disposizione è a non candidarmi" spiega il deputato anche se, tiene a precisare, per il partito dopo 23 anni di carriera parlamentare sarebbe ancora disposto a sedersi tra gli scranni di Montecitorio per una nuova legislatura. La condizione è chiara "posso candidarmi se il partito mi chiede di farlo" ha detto D'Alema forse pensando a quelle settecento firme (dal sud) apparse proprio oggi sull'Unità a sostegno di una "personalità con esperienza e solidità istituzionale" come lui. Certo conferma il diretto interessato "il mio impegno in politica ne esce rafforzato, dopo questo documento di cui sono solo il destinatario"  e anche se "il ricambio generazionale è giusto" in via di principio bisogna valutare se per personalità specifiche "si possa derogare dal principio del numero dei mandati parlamentari".

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