Tiziano Ferro: “Mi vergogno di alcune parole dell’album. Victor? Nessuna guerra, portare via i figli sarebbe cattiveria”

Tiziano Ferro pubblicherà domani venerdì 24 ottobre il settimo album in studio (l'ultimo è Il mondo è nostro del 2022) Sono un grande – lanciato dal singolo Cuore rotto –, un lavoro che lo porta con una nuova etichetta (da Universal a Sugar) e una nuova manager (da Fabrizio Giannini a Paola Zukar, che cura artisti come Fabri Fibra e Marracash, tra gli altri) e che ripercorre questi anni di difficoltà, tanta, ma anche qualche gioia. Il cambio di etichetta è nato perché sia lui che Universal si sono resi conto che il contratto discografico era scaduto, "come il latte" (sic) ha dichiarato all'Ansa, spiegando che non se n'era accorto nessuno "né io né la casa discografica e quindi quello che doveva avvenire, perché mancava una raccolta con degli inediti, non avviene più".
Esce con l'etichetta di Caterina Caselli quest'album – scritto negli ultimi due anni, quelli del divorzio – di cura in cui si parla molto di amore rotto, ma anche di attacchi di panico e delle difficoltà interne con cui si combatte quando si è famosi: "Nel testo ci sono delle frasi molto forti delle quali oggi un po' mi vergogno però ho deciso di non cambiarle" dice spiegando "Quello che si capisce", una delle canzoni in cui prende piede la rabbia – è stata scritta a ridosso dei problemi con l'ex marito Victor – che Ferro ha scelto di mantenere per rendere tutto il racconto vivo e reale, come spiega nelle varie interviste uscite. "Quindi chiamali i soccorsi se hai il coraggio, spiegagli a parole tue questi anni da ostaggio e cosa si prova a sentirsi padrone, Dio un uomo patetico a parere mio" sono solo alcuni dei versi di questo brano.
Quest'album, dice Ferro, non doveva uscire: "Dentro ovviamente c’è finito tutto quello che è accaduto in questi 2 anni, un grande disastro ma non solo" spiega Tiziano Ferro in una nota stampa. Il titolo nasce non tanto da un eccesso di megalomania, ma da una sorta di autoconvincimento in mezzo a canzoni che parlano molto di insicurezza e infatti nella canzone che dà il titolo e il via all'album Ferro canta: "Perché se non sono ancora morto, sarà per caso sarà per torto oppure sarà perché sono un grande e non me sono mai accorto". Ferro spiega che la verità è l'unico obbligo che ha avuto nei confronti di chi l'ha ascoltato in questi anni e di chi ascolterà questo nuovo lavoro, una verità "quasi brutale". E se verità deve essere, ben vengano quelle che racconta sulla relazione che tanti spunti ha dato a quest'album.

In un'intervista a Marzi del Messaggero, infatti, Ferro risponde del suo divorzio con l'ex marito Victor Allen e sui loro figli, tutti protagonisti di Sono un grande: "Un rapporto che finisce è una sconfitta. E subentra anche un elemento di autoflagellazione: ero una persona con tanta voglia di vivere e ora mi ritrovo incastrato qui, negli Usa, come un cretino" impedito a tornare dalle visite dei figli ad Allen, nonostante sia lui ad averne la custodia: "Siamo in buonissimi rapporti (con Victor, ndr), non c'è stata nessuna guerra: potrei portare via i bimbi, ma sarebbe una cattiveria e non me la sento" ha raccontato al quotidiano romano.
In Fingo e Spingo, Tiziano Ferro fa i conti con la popolarità, con questa separazione tra l'uomo che soffre e il cantante nelle cui parole molti cercano conforto: "La tua gente ti aspetta e ti rispetta con la stessa voglia e lo stesso fuoco del primo giorno" canta Ferro che poco dopo sottolinea: "Non dimenticarlo che sei nato con una missione per la gente che ti aspetta in fila ore, ore ed ore, c’è chi si fida di te, che tu li possa curare". Per Ferro la notorietà è come un ago nelle vene.
Nell'album si affrontano anche gli attacchi di panico ("forse tra i nemici più difficili da combattere in un periodo già così complesso della mia vita" commenta nella nota stampa), Ferro lo fa in 1-2-3 che è il metodo che usa quando percepisce l'arrivo di una crisi: "non un passo avanti e in una morsa il cuore è stretto urlo senza suono, tiro fuori ogni veleno (…) e infatti, proprio adesso, il cuore è a mille, senza freno (…) conto fino a 3, non svengo più" canta in un pezzo che a dispetto del tema, è un uptempo. E non è un caso che nella tracklist, subito dopo arriva Le piace, una canzone dedicata alla figlia Margherita: "Quando crolla dal sonno su me e crollo anch'io Quando scrivo di notte e sto sveglio per lei Quando ballo e lei balla però non si sa mai Quando indico il cielo e le chiedo il suo nome". Il disco completo sarà disponibile da domani venerdì 24 ottobre.