Testo e significato di Piazza San Marco, Annalisa e Marco Mengoni si raccontano confidenze a Venezia

Annalisa ha pubblicato Piazza San Marco, ultima canzone che vede il featuring di Marco Mengoni e che farà parte nel prossimo album della cantante "Ma io sono fuoco", in uscita nell’autunno 2025. La cantante torna dopo il successo estivo di Maschio, il suo brano che ha lanciato per l'estate appena trascorsa e che il cui ritmo ha deciso di mitigare con questo brano scritto assieme a Mengoni, appunto, ma anche a Davide Simonetta e Alessandro Raina per cui è anche uscito un video in bianco e nero girato da Nicolò Bassetto e che vede protagonisti proprio i due cantanti nella famosa piazza veneziana.
Testo di Piazza San Marco con Marco Mengoni
Vento da est e freddo veramente
Ma dove finisce quello che non finisce
Mentre restiamo in coda?
Chiedere a te non è servito a niente
Chi vuol capire capisce, sì
Ti ho visto salutare una ragazza bionda
Quante lacrime nell'acqua tonica?
E sembrava di bere il mare
Ma quanto parli? Mollami
Che è solo venerdì
A-A-Amico cercasi
Devi sapere che
Per piacerti di più ti ho mentito
Caramelle mischiate all'arsenico
E scaldarsi al fuoco di un accendino rubato
Oddio, che ansia, però
Piazza San Marco era bella da far schifo
Se penso a tutte le ragazze che hai preso per mano su un molo
Nello stesso identico modo
Ma la notte finisce quando chiamano la polizia
E la tua mano è ancora nella mia
Dieci alle tre, però c'è ancora gente
Ti passa, ma non finisce qui
Chissà dove sarà quella ragazza bionda
Quante lacrime nell'acqua tonica
Fortuna ci piace il sale
Ma quanto parli? Mollami
Che è ancora venerdì
E noi che siamo sempre qui
Devi sapere che
Per piacergli di più gli hai mentito
Caramelle mischiate all'arsenico
E scaldarsi al fuoco di un accendino rubato
Oddio, che ansia, però
Piazza San Marco era bella da far schifo
Se pensi a tutte le ragazze che ha preso per mano su un molo
Nello stesso identico modo
Ma la notte finisce e rimaniamo solamente noi
Soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi, soli noi
Oddio, che ansia, però
Piazza San Marco era bella da far schifo
Se pensi a tutte le ragazze che ha preso per mano su un molo
Nello stesso identico modo
Ma la notte finisce quando chiamano la polizia
E la tua mano è ancora nella mia.
Il significato di Piazza San Marco
Annalisa sceglie una ballad, quindi, per questo rientro post estivo, una canzone malinconica – e in alcuni passaggi si sente la mano di Raina, che scrisse splendide canzoni con gli Amor Fou – che ha in Piazza San Marco oltre che un luogo fisico anche un luogo dell'anima, quel posto in cui ci si può confidare trovando supporto nell'altro, come rappresentato anche nella cover della canzone che nella nota stampa viene spiegata come "un quadro intenso in cui il concetto di conforto è centrale e rappresentato dalle mani dei due protagonisti che si tendono una verso l’altra". Nel brano – che per tutta la prima strofa si regge soprattutto su un piano – immagini che sono ormai caratteristiche di Annalisa, come le lacrime che cascano nell'acqua tonica facendole salate come il mare, ma anche "le caramelle mischiate all'arsenico". La strofa di Mengoni riprende quello stesso racconto, come si denota dalle prospettive diverse della "ragazza bionda" e quel "per piacergli di più gli hai mentito", rivolto all'amica riprendendo un suo verso rivolto a un altro uomo: "Ma la notte finisce e rimaniamo solamente noi", loro, a raccontarsi le proprie confidenze.