Testo e significato di Banda Kawasaki, Achille Lauro e il ritorno rap con Salmo e Gemitaiz

In attesa di Ragazzi Madre: l'Iliade, il doppio appuntamento il 4 e il 7 ottobre al Forum D'Assago di Milano e al Palazzo dello Sport di Roma, Achille Lauro ha pubblicato nelle scorse ore il suo nuovo singolo. Prodotto da Danien, Gow Tribe e Sixpm, Banda Kawasaki, questo il titolo del singolo, vede soprattutto la partecipazione di Salmo e Gemitaiz, un episodio rap che mancava da un po' nella discografia dell'autore romano e che sembra inserirsi in una dimensione musicale che nel passato meno recente, esattamente nel 2018, aveva proprio visto Lauro prendere il sopravvento con il remix di Thoiry prodotto da Boss Doms e che vedeva la partecipazione di Gemitaiz e Quentin40.
In un post su Instagram di presentazione del brano, Achille Lauro aveva raccontato così l'origine di Banda Kawasaki: "Vivere a Los Angeles mi ha fatto capire ancora di più che non esiste limite né recinto per me. Nessuna inutile etichetta né stupida logica di mercato. Ho scritto tante nuove canzoni intime e tanti brani indefinibili e Banda Kawasaki è l’inizio di un terremoto a cui non vedo l’ora di assistere". Achille Lauro sarà anche uno dei nuovi giudici del talent X Factor, insieme a Jake La Furia, Manuel Agnelli e Paola Iezzi. Qui il testo e il significato di Banda Kawasaki.
Il testo di Banda Kawasaki
Pe-re-pe, pe-re-pe, pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Sì, bella camicia, sì, buona famiglia
 No-non ho una lunga lingua, gioco della bottiglia
 Sì, sì, ho bella vie ma con una bella vista
 Mi-mi torna il sorriso, meglio che l’analista (Vroom, vroom, alè)
 Ho latte derivati (Derivati)
 Sì, è l’ultima foto prima di essere arrestati (Arrestati)
 Prima-prima erano scimmie, sì, da Guinness dei primati
 Pollice opponibile, impronte digitali (Ohi-ohi-alè)
 È il gatto e la volpe
 Foto segnaletica, non è una fashion blogger
 Ho una casa vacanze, non una casa degli specchi
 Il sordo non dorme, chi dorme non piglia pesci, yeah, yeah, yeah
Ohi-ohi-alè-lè-lè, alè-lè-lè
 Ohi, alè-lè-lè, alè-lè-lè
 Ohi-ohi-alè-lè-lè, alè-lè-lè
 Ohi, alè-lè-lè, alè-lè
Per le strade, pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Kawasaki fanno pe-re-pe, pe-re-pe
 Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Per le strade, pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Kawasaki fanno pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe (Ahahah, brr)
Sai che c’è? Chi se ne fre’
 La mia tipa c’ha due pere che, pe-re-pe
 Tutto fatto come Andrea Diprè che fa karate
 Mentre sta volando il cash dalla Chevrolet
 Arrivo al club per le tre (Uh, ah)
 Ti metto in fila senza figa né crediti
 Ti hanno cresciuto con i “credici, credici”
 Pia-piacere, questa mano non la meriti
 Coglione subumano col mito 2016 (Ah)
 Social manager (Ah), mental coach (Yeah)
 Mossa a Kansas City e ti fottono lo Swatch
 Papa don’t preach?, fa cagare Papa Roach (Ah)
 Libera espressione con in bocca lo scotch (Ah)
 Fatti una doccia fredda, digiuno a intermittenza
 Preferisco senza e godermi la demenza
 Sono partito e torno al punto di partenza (Ah)
 A questo giro ti ho doppiato, Fabio Celenza
Per le strade, pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Kawasaki fanno pe-re-pe, pe-re-pe
 Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Per le strade, pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Kawasaki fanno pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Faccio i numeri come Maison Margiela
 Dogman, sembra un film di Besson la sera
 Poi ci arrestano come a Nelson Mandela
 Le gazzelle che fanno paura a una pantera
 Sì, un branco come gli animali, uh (Uoh)
 Con l’attitudine di paninari, uh (Ih)
 Il flow è grosso, prende staminali, uoh (Ehi)
 I nostri amici sono casi umani, sì (Ah)
 Però vestiti bene come al matrimonio (Ah-ah)
 Frate’, mangio questi rapper, sì, mi passi l’olio? (Mhm-mhm)
 Il mio amico ha gli occhi giappo’ ma senza il kimono
 Non mi dici niente, fra’, se sai chi sono (Uh)
Sulle strade fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
 Per le strada fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
 Sugli spalti fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
 Per la strada fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
Per le strade, pe-re-pe, pe-re-pe
 Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
 Kawasaki fanno pe-re-pe, pe-re-pe
 Pe-re-pe-re-pe-re-pe
 Sulle strade fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
 Per le strada fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
 Sugli spalti fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
 Per la strada fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe, pe-re-pe”
Sono El Pibe de oro
 Niño della cantera
 Seicento metri quadri, uh
 Se fai un’altra cameriera
 Ho quindici avvocati pool
 Come si alza la parcella
 E i maialini al forno
 È una vera porce–
Il significato della canzone Banda Kawasaki
Banda Kawasaki è il nuovo singolo di Achille Lauro, in collaborazione con Salmo e Gemitaiz. Il singolo è stato prodotto da Danien, Gow Tribe e Sixpm e il video ufficiale della canzone è stato girato con alcuni dei ragazzi della comunità Kayros, gestita da Don Claudio Burgio, anche cappellano del carcere minorile di Beccaria. Nella prima strofa, quella di Lauro, l'autore sottolinea quella che potrebbe essere la sua adolescenza, un contrasto tra la bella camicia/buona famiglia e la spensieratezza di quegli anni, fotografata così: "No-non ho una lunga lingua, gioco della bottiglia". Salmo invece proietta l'indifferenza verso i suoi hater, sottolineando che chi lo critica sia uno degli appassionati del rap con il mito del 2016. Poi una riflessione sul mondo della comunicazione, anche degli artisti, in cui sottolinea: "Libera espressione con in bocca lo scotch". Mentre per Gemitaiz diventa l'occasione per un esercizio di stile, con riferimenti nei primi tre versi alla casa d'alta moda Maison Margiela, al film Dogman del regista francese Luc Besson e all'arresto nel 1965 di Nelson Mandela, coinvolto nella lotta all'apartheid.