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Siracusa, troppo pubblico: Ficarra e Picone interrompono lo spettacolo

È accaduto in occasione della messa in scena della commedia le “Rane” di Aristofane. Agli spettatori delusi è stato rimborsato il biglietto.
A cura di Redazione Cultura
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Per ben due volte, il duo comico Ficarra e Picone, ha dovuto interrompere la recita e placare gli animi del pubblico inferocito. È accaduto al Teatro Greco di Siracusa, durante una recita de le "Rane" di Aristofane, affidata dalla Fondazione Inda al duo di comici. Purtroppo, però, in queste ore si parla poco (o nulla) della resa dello spettacolo e molto di quello che è accaduto durante la rappresentazione, dovuto probabilmente a una disfunzione della macchina organizzativa. Pare, infatti, che ci fosse troppo pubblico. La fondazione Inda, infatti, aveva previsto il biglietto unico a 15 euro. Proprio ciò avrebbe, secondo alcuni, causato confusione nella sistemazione degli spettatori, poiché in molti sono rimasti in piedi tra le proteste scatenatesi con veemenza subito dopo l'inizio dello spettacolo al grido di "Vergogna, Vergogna!"

A questo punto, il "povero" Salvo Ficarra ha dovuto interrompere l'esibizione al Teatro Greco di Siracusa e in scena ha smesso di recitare rivolgendosi agli spettatori più inferociti scusandosi e invitandoli a recarsi al botteghino per cambiare il biglietto o ricevere un rimborso, placando così gli animi tra gli applausi del pubblico.

In 56 alla fine, arrabbiati e delusi, hanno lasciato il teatro e sono andati via chiedendo indietro il rimborso del biglietto. Intanto la Fondazione Inda fa sapere ogni forma di overbooking, considerato che rispetto a una capienza massima del Teatro Greco di 5.610 posti, stabilita dalla Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, per lo spettacolo di ieri sono stati venduti 5.381 biglietti, il numero era quindi inferiore rispetto a quanto consentito. Ma, evidentemente, i numeri ufficiali non sono bastati a evitare una qualche forma di disservizio, considerato che i posti, per alcuni spettatori, materialmente non esistevano.

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