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Il caso di Sean Diddy Combs

Sean Diddy Combs assolto da accuse più gravi, colpevole per reati legati alla prostituzione: rischia 20 anni

Sean “Diddy” Combs è stato assolto dalle accuse più gravi e dichiarato colpevole dalla giuria di due capi di imputazione legati al traffico per la prostituzione: il cantante e produttore rischia 20 anni di carcere.
A cura di Francesco Raiola
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Nel processo di New York la giuria ha dichiarato Sean Diddy Combs non colpevole per i due capi d'imputazione di traffico sessuale con la forza, frode o coercizione e per quello di associazione a delinquere, mentre è stato condannato per reati legati al trasporto a fini di prostituzione (in relazione alla sua ex fidanzata Cassie Ventura e all'altra sua ex che ha testimoniato sotto lo pseudonimo di "Jane"): il produttore non rischia l'ergastolo ma 20 anni di carcere, dal momento che è stato assolto dalle accuse più gravi. Le valutazioni della giuria sono durate complessivamente più di 13 ore.

Per cosa è stato dichiarato colpevole dalla giuria Sean Diddy Combs

Nei mesi scorsi si è molto parlato del processo che aveva portato uno dei cantanti – e imprenditori musicali – più potenti al mondo davanti a un Tribunale con varie accuse: Diddy era accusato di reati legati alla prostituzione e anche di associazione a delinquere e durante il processo erano stati resi noti molti particolari riguardo i famigerati freak off, come erano chiamati i festini organizzati dal cantante e che secondo l'accusa erano party a sfondo sessuale in cui erano coinvolti ragazzi e ragazze, talvolta escort e prostituti in cui era presente anche droga come ecstasy e ketamina. Gli avvocati del cantante hanno sempre negato che ci fosse coercizione, negando che i rapporti con le donne fossero non consensuali, pur ammettendo che l'imputato potrebbe essere stato violento e non essere stato un buon fidanzato. Un'accusa difficile da negare visti anche alcuni filmati che sono stati pubblicati, in cui si vede Diddy prendere a calci la sua ex nei corridoi di un albergo.

Un’illustrazione giudiziaria di Diddy
Un’illustrazione giudiziaria di Diddy

Cosa rischia il produttore dopo la sentenza che lo ha giudicato "non colpevole" per traffico sessuale

Stando a quanto scrive l'Associated Press, comunque, nonostante siano decadute le accuse più gravi, Diddy potrebbe comunque finire in carcere per un decennio. Il governo ha dichiarato che chiederà la pena massima di 20 anni per Combs, ovvero 10 anni per ogni capo d'accusa – la pena massima per quel capo d'imputazione – ma alla fine spetterà al Giudice decidere la durata della pena che Combs dovrà scontare: l'assoluzione per i tre capi d'accusa gli eviterà, comunque l'ergastolo. Intanto la Difesa ha chiesto il rilascio del cantante dalla detenzione federale dove si trova da dopo l'arresto dello scorso settembre.

Combs è stato condannato per aver trasportato persone attraverso i confini statali allo scopo di prostituirsi, ma è stato assolto da quelle di associazione a delinquere e traffico sessuale, correlate alle accuse di aver costretto le donne presenti alle feste ad avere più rapporti sessuali con altri uomini, il tutto condito dall'assunzione massiccia di droga. Le condanne, comunque, potrebbero costringerlo oltre al carcere anche alla fine delle sue carriere imprenditoriali. Il verdetto è stato raggiunto il verdetto oggi, al terzo giorno di deliberazioni.

Sean Diddy Combs – Jordan Strauss/Invision/AP
Sean Diddy Combs – Jordan Strauss/Invision/AP

L'accusa di essere a capo di un'organizzazione criminale

Nella discussione finale, scrive il New York Times, la tesi dell'accusa era che Combs fosse a capo di un'organizzazione criminale che "ha usato potere, violenza e paura per ottenere ciò che voleva". Un pubblico Ministero ha accusato il cantante di aver fatto ricordo a violenza, controllo economico e minacce per manipolare le sue compagne a fini sessuali. La Difesa, per contro, ha ammesso che il loro assistito era stato coinvolto in violenza domestica e consumo di droghe ma che le accuse di essere a capo di un'organizzazione criminale e che fosse un trafficante fosse esagerata.

Cosa è successo durante il verdetto

Durante il verdetto Sean Combs girava per l'aula leggendo una stampa del Salmo 11 che esprime fiducia in Dio nonostante le avversità. Quando hanno cominciato ad arrivare i verdetti di non colpevolezza per traffico sessuale, i familiari del cantante hanno cominciato a piangere, stando a quanto riportano i giornalisti del New York Times che scrivono che alla fine dei verdetti il cantante ha detto, rivolto ai suoi familiari: "Torno a casa". La giuria, quindi non è stata convinta che l'uomo potesse essere a capo di un'organizzazione criminale né che le donne che l'accusano fossero state costrette a maratone sessuali con escort maschili.

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