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Peggy Guggenheim: 40 anni fa moriva la collezionista d’arte più famosa di sempre

Il 23 dicembre di quarant’anni fa, a Camposampiero, moriva Peggy Guggenheim. La facoltosa e raffinata mecenate è una delle donne più significative quando si parla di arte: con la sua attività instancabile ha regalato all’Italia una delle collezioni più importanti del mondo, ospitata nello storico Palazzo Venier dei Leoni di Venezia. Perché insieme alla pittura, la città lagunare era ciò che Peggy amava di più in assoluto.
A cura di Federica D'Alfonso
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Peggy Guggenheim muore il 23 dicembre 1979.
Peggy Guggenheim muore il 23 dicembre 1979.

Il 23 dicembre 1979 il mondo dell’arte perde una delle sue custodi più raffinate e tenaci: quarant’anni fa moriva Peggy Guggenheim. Figlia del famoso imprenditore morto sul Titanic e nipote dell’altrettanto celebre Solomon R. Guggenheim, il nome di Peggy è indissolubilmente legato ad alcuni dei più grandi artisti del secolo scorso: era solita dire che sentiva come suo dovere proteggere l'arte del suo tempo, e a questa vocazione e alla creazione del suo museo di Venezia ha dedicato buona parte della vita, divenendo una delle figure più importanti nella storia dell'arte del Novecento.

Peggy Guggenheim, una vita per l’arte

Una giovanissima Peggy Guggenheim (in piedi) insieme a Mina Loy a Parigi.
Una giovanissima Peggy Guggenheim (in piedi) insieme a Mina Loy a Parigi.

Peggy ha sempre sostenuto di essere entrata nel mondo dell’arte “per errore”: amava la letteratura, e fu proprio attraverso di essa, e i numerosi salotti intellettuali che inizia a frequentare fin da giovanissima, che entra nel mondo dell’avanguardia e conosce artisti come Man Ray e Marcel Duchamp con i quali, fra l’altro, stringerà un’amicizia forte e duratura. Raccogliendo l’eredità del nonno Solomon, Peggy inizia a raccogliere opere d’arte e in poco tempo il suo diviene uno dei nomi più importanti del collezionismo d’arte.

Apre la sua prima galleria d'arte nel 1942, a New York, dove organizza mostre temporanee dedicate ai maggiori artisti europei e a numerosi artisti americani allora sconosciuti, come Robert Motherwell, William Baziotes, David Hare, Janet Sobel, Clyfford Still, e soprattutto Jackson Pollock, che diventerà la "stella" della galleria, con la sua prima personale nel novembre del 1943. Nel 1948 viene invitata ad esporre la collezione alla prima Biennale di Venezia: grazie a lei, l'Europa appena uscita dalla guerra conoscerà le opere di artisti come Arshile Gorky, Mark Rothko e lo stesso Pollock, che nel 1950 verrà esposto per la prima volta in assoluto a Venezia, nell'Ala Napoleonica del Museo Correr.

Peggy Guggenheim e Venezia: amore a prima vista

Peggy Guggenheim a Palazzo Venier dei Leoni, a Venezia.
Peggy Guggenheim a Palazzo Venier dei Leoni, a Venezia.

Se esiste qualcosa che può competere in bellezza con Venezia è il riflesso di questa città su Canal Grande al tramonto.

Quello con Venezia fu, per Peggy, amore a prima vista. Dopo un primo viaggio negli anni Venti, che lascerà in lei il desiderio di trasferirsi in quel luogo per lei sorprendente, nel 1948 viene invitata ad esporre la sua già ricchissima collezione d’arte alla Biennale: da quel momento in poi Peggy Guggenheim farà di Venezia la sua casa. Quello stesso anno acquista il settecentesco Palazzo Venier dei Leoni, che ancora oggi ospita la collezione d’arte e alcuni arredi originali delle stanze in cui Peggy trascorreva il suo tempo.

Un luogo simbolo non solo del rapporto d’amore con la città di Venezia, ma anche di quello che Peggy per tutta la vita ha intrattenuto con l’arte: la Collezione ospitata a Palazzo Venier dei Leoni è una delle più importanti del mondo quando si parla di arte del Novecento. Donata alla Fondazione Solomon Guggenheim dalla stessa Peggy, la ricchissima raccolta comprende artisti come Picasso, De Chirico, Duchamp, Rothko e Fontana, fra gli altri.

Una vera e propria “casa” dell’arte, e non in senso meramente fisico: in questo luogo è racchiusa tutta la storia di una donna che fece dell’arte stessa la sua vita. E che scelse Venezia fino alla fine: le ceneri di Peggy Guggenheim, infatti, si trovano proprio nel giardino del palazzo, accanto a quelle dei suoi numerosi ed amatissimi cani.

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