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Nasce una App per rivivere l’Antica Roma, si chiama Verba Appia

La “regina delle strade” sta per entrare nell’era digitale con una nuova App rivoluzionaria, “Verba”, prodotta dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, in collaborazione con la casa editrice Mondadori Electa. L’Appia Antica diviene una autostrada di ‘graffiti sonori’ dove ogni visitatore è un viandante digitale.
A cura di Silvia Buffo
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Appia Antica
Uno scorcio di Via Appia Antica

I monumenti della Regina Viarum, iniziano a parlare con Verba Appia App, ci dicono tutto della via maestra ad est di Porta di Roma, prima autostrada della storia e d'Europa. La storica via pavimentata con blocchi di pietra, la cui bellezza è esaltata da pini e cipressi, fu pensata nel 312 a.C. da Appio Claudio Cieco, come una grande strada militare, estendendosi per circa 350 miglia fino al porto adriatico di Brindisi.

L'App permette ai visitatori di lasciare commenti audio per ogni posto visitato. "Verba Appia" è disponibile in italiano e in inglese, gratuitamente su iOS, Android e Windows Phone. In collaborazione con la casa editrice Mondadori Electa, prodotta dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, l'app permette ai visitatori di lasciare messaggi audio geolocalizzati, attraverso l'utilizzo del sensore GPS dello smartphone, così l'applicazione localizza la posizione dell'utente, associandone una corrispettiva voce, la quale diverrà fruibile da chi si trova nello stesso spazio geografico. Interessanti le dichiarazioni rilasciate a Discovery News dall'ideatore e produttore esecutivo dello Studio MCM, Fabrizio Funtò:

"Dimentichiamo le audioguide. Si tratta di un modo totalmente nuovo di interagire con il patrimonio culturale, con Verba, l'antica strada diventa una superstrada di comunicazione. I visitatori sono presi in un universo di contenuti localizzati e storie. E ‘una sorta di audio sociale dove tutti possono postare messaggi, proprio come su Facebook e Twitter, un concetto totalmente nuovo che verrà migliorato in futuro con 3-D audio e altre innovazioni"

I commenti audio sono come dei "graffiti digitali" incisi dal passaggio dei visitatori, possono essere resi pubblici, condivisi con un gruppo o tenuti completamente in privato. A seguito della prima visita, le persone potranno virtualmente rivivere il loro itinerario sul sito social dedicato. Si partecipa così alla storia, registrando nuovi commenti e continuando la conversazione con gli altri visitatori.

Da Cecilia Metella, nuora di Marco Crasso, che condivise il triumvirato con Pompeo e Giulio Cesare, a Commodo, il "gladiatore imperatore" fino alle storie più moderne, come la scoperta di lettere d'amore contenute in due tubi di piombo datati 1929, e nascosti vicino alla tomba dorica al 4 ° miglio della via Appia, la storia è alla portata di tutti. L'applicazione è dedicata alla zona della via Appia che dal Colosseo giunge alla periferia più esterna per circa 5,5 miglia. Una concentrazione di resti di ville romane, tombe, mausolei, iscrizioni, torri, catacombe e acquedotti fanno di questa zona il sito archeologico più grande del mondo.

L'autorevole archeologa Rita Paris,  responsabile della via Appia Antica, ha dichiarato:

"Non stiamo parlando delle solite informazioni offerte da audio guide, ma piuttosto di mini note audio che consentiranno ai visitatori di sperimentare il meglio di questo sito. C'è solo una condizione per  poter usare l'applicazione gratuita: è necessario visitare la via Appia, almeno una volta. Tante storie, anche moderne, si trovano lungo questa strada. Per gli amanti inconsolabili, la via Appia deve aver ispirato un senso di eternità a cui poter affidare le sue lettere appassionate"

Voci importanti raccontano i luoghi più suggestivi: come quella di Nicoletta Braschi che narra la scoperta della statua di Niobe nella Villa dei Quintili o di Sergio Zavoli e Carlo Paris che commentano la maratona delle Olimpiadi del '60 vinta da Abebe Bikila, la celebre corsa a piedi scalzi su basolati millenari, ed ancora il ‘concetto di viaggio' raccontato da Paolo Rumiz. L'Appia Antica diviene una autostrada di ‘graffiti sonori'  dove ogni visitatore della Regina Viarum è un "viandante digitale".

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