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La denuncia di Fratelli d’Italia: “Incuria sulla tomba di Torquato Tasso”. Ma è la tomba sbagliata

Un esponente di Fratelli d’Italia di Ferrara ha denunciato lo stato di incuria della tomba di Torquato Tasso, il poeta della Gerusalemme Liberata. Peccato, però, che la tomba del sommo poeta sorrentino si trovi a Roma. Ma non è l’unico errore dell’impareggiabile militante del partito di Giorgia Meloni nel ferrarese…
A cura di Redazione Cultura
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Effettivamente quella tomba di Torquato Tasso è un po' degradata. Il problema, però, è che non si tratta di quel Torquato Tasso. A denunciare, qualche giorno fa, il degrado e l'incuria in cui sarebbe finito il monumento funebre del grande poeta italiano, autore della Gerusalemme Liberata, sorrentino di nascita, alcuni esponenti di Fratelli d'Italia di Ferrara. Tal Alessandro Balboni che su Twitter operava la terribile denuncia: "La tomba del Tasso nazionale è degradata e abbandonata all'incuria". Peccato però che da un breve controllo – Torquato Tasso è sepolto a Roma – si scopra che o il  Torquato Tasso sepolto a Ferrara è in realtà il "dottor Torquato Tasso", un omonimo cittadino sepolto al cimitero. Deceduto tre secoli dopo, più o meno, il sommo poeta.

Ma l'equivoco sepolcrale non è l'unico che ha visto protagonista l'impareggiabile esponente locale del partito della Meloni. Non ha nulla a che vedere con Italo Balbo, storico esponente del fascismo infatti, nemmeno la tomba della famiglia Balbo posta all'attenzione della cittadinanza dallo stesso esponente di Fdi sempre per il suo stato d'incuria. Evidentemente c'era andato proprio con l'intento di denunciare lo stato delle tombe ferraresi. E per colpire qualche avversario politico, s'immagina.

Peccato però che Balboni non si sia informato adeguatamente prima di mettere in atto la propria vocazione alla denuncia. La tomba del Tasso di cui tutti i giornali locali hanno riportato la foto, assieme alla denuncia di Alessandro Balboni, secondo quanto dichiarato dal sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani è:

"l’arco 128 ubicato nella Certosa nella zona claustrini interni e non ha nulla a che vedere con il Torquato Tasso poeta che ci risulta tuttora sepolto nella chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo di Roma dall’anno del suo decesso avvenuto nel 1595. Mai nessuno ha sostenuto la presenza a Ferrara della tomba del Tasso se non oggi il consigliere Balboni ed i suoi ignoranti suggeritori, del resto il cimitero monumentale di Ferrara, a quanto mi risulta è successivo di secoli alla tumulazione del Tasso".

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