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In Sicilia l’opera d’arte realizzata con le coperte termiche dei migranti appena sbarcati

A Marina di Ragusa, in Sicilia, inaugurata l’opera d’arte realizzata con le coperte isotermiche dei migranti appena sbarcati. L’installazione si intitola “Un sogno nel blu”, una barca-guscio plasmata dall’artista Sandro Bracchitta, che “va oltre i temi dell’attualità e delle polemiche politiche.”
A cura di Redazione Cultura
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Un progetto di arte urbana per raccontare, attraverso l’oro e il blu, i contrasti del mare. È l'opera dell’artista Sandro Bracchitta, che adorna la parete frontale del Met di Marina di Ragusa, in Sicilia, per il progetto #met2b – Urban Art Meeting 2019, giunto alla sua ottava edizione. Da un lato l’oro, della forza espressiva della speranza di vita e della sopravvivenza, delle coperte isotermiche dei migranti, dall'altro il blu delle onde marine e del cielo notturno: sono i colori dell’opera intitolata “Un sogno nel blu”. Che animandosi trova vita nell'installazione, la barca-guscio plasmata da Sandro Bracchitta, che ha dichiarato:

La mia ricerca artistica va oltre i temi dell’attualità e delle polemiche politiche. In una location come quella del Met, dove ci si ritrova per momenti di convivialità, magari semplicemente per bere un drink, ho pensato che la nostra società guarda alle luci della festa di un mondo volutamente dorato, dove tutto è bello e buono. Le luci sono rassicuranti, ci fanno pensare che tutto vada per il meglio. Ma non è così, come sappiamo. E poi c’è il blu del mare, che è il blu scuro della tragedia.

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Un sogno nel blu: l'arte oltre l'emergenza migranti

L'opera "Un sogno nel blu", nel contesto in cui si trova, quello siciliano, si candida a diventare luogo d’incontro e stimola un’analisi critica, che si apre alla rilettura ragionata della contemporaneità. Continua Bracchitta:

Il sogno lega questo mare blu scuro al mondo dorato che ho voluto rappresentare per creare i contorni della barca utilizzando le coperte isotermiche che vengono date ai migranti quando sbarcano, il primo momento di incontro con quella che, almeno nella speranza, rappresenta la loro nuova vita.

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