Giuliano Sangiorgi celebra la Flotilla al concerto dei Negramaro: “Ha dimostrato che l’umanità è ancora possibile”

Il concerto a Milano dei Negramaro ha regalato ai fan tanta buona musica, ma anche un momento di presa di coscienza su ciò che sta accadendo in Palestina: ieri, 3 ottobre 2025, all'Unipol Forum di Assago la band ha dedicato una parte dell'evento alle vittime della guerra, invitando il pubblico a non rimanere in silenzio di fronte alle sofferenze. Il messaggio di Giuliano Sangiorgi per la Flotilla: "Hanno dimostrato che un'umanità è ancora possibile, almeno nei gesti e nei sogni".
Le parole di Giuliano Sangiorgi
Il frontman Giuliano Sangiorgi ha introdotto il passaggio con parole molto dirette, collegando il contatto con il pubblico al sostegno alle popolazioni colpite: "Grazie per essere venuti qui questa sera. Grazie per questo contatto umano. Tutte queste mani sono per il popolo di Gaza. E per tutti quelli che hanno dimostrato con la Flotilla che un'umanità è ancora possibile almeno nei gesti e nei sogni". Sul maxi schermo è poi comparsa la scritta “Free Palestina” e, tra un brano e l’altro, Sangiorgi ha lanciato un appello deciso: "Non è politica, non abbiate paura. Nessuno abbia paura di urlare allo schifo quando i bambini, anziché giocare, muoiono per colpa di mentecatti disumani… Urlate! Urlate! Urlate!". Prima di eseguire “L’immenso” ha dedicato il pezzo ai bambini palestinesi e di tutte le parti del mondo.
La presa di posizione dei Negramaro
Il gesto della band rientra in una tendenza che vede sempre più artisti usare i palchi per lanciare messaggi di solidarietà. In questo caso Sangiorgi ha esplicitamente richiamato anche la vicenda della Flotilla, sottolineando l’importanza delle azioni concreti oltre alle parole. Per i Negramaro, dunque, la tappa di Assago è stata una doppia celebrazione: venticinque anni di musica e una chiamata collettiva a non ignorare le tragedie in corso. Dello stesso avviso è stato anche Ghali, che solo qualche ora fa ha lanciato una critica a tutti i colleghi rapper che non si sono ancora esposti.